Ecco dove è il mare più pulito del Lazio, con oltre il 90% delle sue coste promosse a pieni voti. La qualità delle acque marine e dei laghi nella regione “è elevata” e garantisce “la salute e la sicurezza” dei turisti e dei residenti che si riverseranno sulle spiagge e sulle rive dei bacini situati nell’entroterra costiero già nelle prossime settimane, con l’inizio della nuova stagione balneare.
Approvati i dati ufficiali dell’Arpa: dove è il mare più pulito del Lazio
La buona notizia arriva dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Rocca. La Pisana ha, infatti, approvato la delibera che, con cadenza annuale, contiene la mappa delle aree balneabili e non, e i punti di prelievo individuati per i controlli periodici sulla base dei monitoraggi effettuati dall’Arpa Lazio (Agenzia Regionale per Protezione Ambientale).
Il sistema di classificazione si articola in quattro classi: eccellente, buona, sufficiente e scarsa.
Anche quest’anno la maggior parte delle acque di balneazione del Lazio, specchi lacustri inclusi, risulta di livello “eccellente”, ed è sostanzialmente in linea con i dati dello scorso anno nonostante alcuni miglioramenti.
La classificazione del 2025 mostra, infatti, che il 91% delle aree oggetto di analisi (pari a 202 zone) è risultato “eccellente”, il 7% “buone” (15) e solo una minima percentuale (1%) rientrante nelle categorie “sufficiente” (3) o “scarsa” (1).
Le zone dove l’acqua è più blù: Ostia sugli scudi
Il litorale situato nell’hinterland metropolitano della capitale è ai vertici della classifica delle acque più trasparenti. L’81% delle aree marine dove sono stati effettuati i controlli è risultato, infatti, “eccellente”, con un ulteriore 18% in classe buona.
A questa fenomenale performance ha contribuito, nel complesso, il 100% delle spiagge del comune di Roma a iniziare dalle spiagge di Ostia Lido cui si affiancano quelle di Civitavecchia, Cerveteri e Ladispoli.
Spostandosi più a sud anche Nettuno conquista il 100% delle aree classificate come “eccellenti”, al pari del comune di Santa Marinella.
Resta invariata la classificazione del comune di Fiumicino, con la quasi totalità delle acque classificate come “eccellenti”, mentre quelle di Ardea sono classificate per la maggior parte buone e una di queste ha ricevuto il giudizio di eccellenza.
Stabile la situazione complessiva delle acque del comune di Pomezia, mentre quelle di Anzio sono prevalentemente eccellenti e per il resto buone.
I dati delle altre province del Lazio
In provincia di Latina il 94% delle zone marino-costiere è risultato eccellente. Sabaudia, San Felice Circeo, Fondi, Sperlonga, Itri, Gaeta Formia, Minturno e le acque delle isole di Ponza, Palmarola, Zannone, Ventotene e Santo Stefano sono tutte laureate con lode. Solo un’area è considerata “scarsa”, nel comune di Terracina.
Nel territorio metropolitano di Viterbo sono al massimo della classificazione il 93% delle zone monitorate, mentre il restante 7% viene considerato “buono”. Montalto di Castro detiene la totalità dei siti in cui la balneazione è al top di gamma, mentre nell’area di Tarquinia la classificazione è in netta prevalenza “eccellente”.
La situazione dei laghi
Molto positiva anche la situazione dei laghi balneabili, per i quali le aree sono classificate al 97% eccellenti, con il restante 3% classificato come buono.
In particolare si confermano di livello “eccellente” il lago di Vico (Viterbo), i laghi di Bracciano, Martignano e Nemi (Roma), quelli di San Puoto e Lungo (Latina) e i laghi del Turano, di Salto, Ventina e Scandarello nel territorio del comune di Rieti.
Per il lago di Bolsena (Viterbo) 27 su 28 sono le aree in classe eccellente, per Albano (Roma) lo sono 2 su 3.
Arpa precisa che le zone costiere della regione interdette alla balneazione corrispondono, in linea di massima, alla situazione delle acque di aree portuali, aree militari, luoghi interessati da scarichi autorizzati, alcune foci di fiumi e fossi di tutti i settori classificati come “scarsi” e, per ovvie ragioni di tutela ambientale, anche le aree marine protette.
“Il quadro che emerge dal monitoraggio è lusinghiero. L’Arpa Lazio, come previsto dalle norme, ha già avviato i nuovi i controlli a partire dal 1° aprile e continuerà fino a tutto il mese di settembre. La sicurezza dei bagnanti viene garantita attraverso oltre 1600 campionamenti routinari nei punti prestabiliti del litorale laziale” ha spiegato il direttore dell’ente, Tommaso Aureli, rimarcando che i miglioramenti ottenuti quest’anno sono dovuti anche a un’attività di “vigilanza costante nel monitoraggio delle alghe tossiche e a interventi tempestivi operati in occasione di fenomeni di inquinamento acuti, di colorazioni anomale delle acque o comparsa di fioriture algali”.
“Siamo orgogliosi di questo risultato e, con Arpa Lazio, continueremo a tenere alta la guardia perché la qualità delle nostre acque non rappresenta soltanto una risorsa in termini turistici, ma anche un indice di sicurezza per i bagnanti che scelgono le coste e i laghi della nostra Regione”, ha affermato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Per l’assessore regionale all’Ambiente e al turismo Elena Palazzo si tratta di proseguire su una strada che favorisca sempre di più “un turismo sostenibile e a incoraggiare bagnanti e diportisti al massimo rispetto delle regole per la protezione dell’intero ecosistema”.