L’addio a Leonardo Scollato, il 26enne assicuratore a Ostia. Il papà: “Ciao amore mio”

Leonardo Scollato, l'addio al 26enne morto su via della Grande Muraglia: lo aspettavano al pub gli amici

Leonardo Scollato

Il saluto del papà: “Ciao amore mio”, e il dolore e l’incredulità degli amici. Ha lasciato un vuoto enorme Leonardo Scollato, il 26enne romano, morto l’altra notte su viale della Grande Muraglia, a Roma, mentre raggiungeva degli amici al pub.

Leonardo Scollato, l’addio al 26enne morto su via della Grande Muraglia: lo aspettavano al pub gli amici

La sua Mini Cooper ha interrotto la sua vita contro un albero. Leonardo, agente assicurativo presso la sede Generali di Ostia, in via dei Velieri, era un ragazzo allegro, con un grande amore per i cani, un futuro promettente.

L'addio a Leonardo Scollato, il 26enne assicuratore a Ostia. Il papà: “Ciao amore mio” 1
Leonardo Scollato

Ex studente del liceo classico Vivona, all’Eur, aveva deciso di seguire le orme paterne nel settore assicurativo, dimostrando talento e dedizione. La sua vita, come quella di molti coetanei, era un equilibrio tra lavoro e amicizie. Frequentava spesso un pub vicino al luogo dell’incidente, rimasto chiuso in segno di lutto.

Proprio lì, a pochi passi dal locale, un amico è stato il primo a soccorrerlo dopo l’impatto, uno shock che ha lasciato il gruppo di amici attonito e silenzioso per tutta la notte.

Era un ragazzo solare, non credo di averlo mai visto senza il suo sorriso“, ricorda Alessandro sui social, sentimento condiviso da molti. Gli amici, ancora increduli, cercano di ricostruire l’accaduto: “Non stava correndo, ha preso il marciapiede durante una curva“. L’ipotesi di un malore non è esclusa, mentre l’auto è stata sequestrata per ulteriori accertamenti.

L’addio del papà

Il dolore è palpabile. Il padre di Leonardo lo ha salutato con parole strazianti: “Non avrei mai pensato di scrivere questa frase: ciao amore mio“. Un addio che risuona nel cuore di chi conosceva Leonardo, un giovane uomo che ha lasciato un vuoto incolmabile.

Tu condanni ciò che non comprendi…”, ricorda un amico, rievocando una frase che Leonardo ripeteva spesso con il suo sorriso contagioso. Ora, di fronte all’assurdo, le parole si spezzano: “Non lo comprendo il fatto che non ce lo possiamo dire più. Non lo comprendo il fatto che non ci sei più“.