Il tragico incidente stradale che oggi ha visto morire una giovane di 20 anni sulla via Laurentina, investita da un’auto mentre attraversava la strada, ha scatenato in queste ore, la reazione dei sindacati di polizia locale. Da parte di SULPL e UGL, un appello alle istituzioni, per una maggiore attenzione alla sicurezza stradale e una gestione più efficace delle risorse disponibili.
UGL: “Oggi l’ennesimo martire delle strade killer. Il Sindaco resta a guardare?”
L’incidente è avvenuto nel tratto della via Laurentina all’altezza del centro commerciale Maximo particolarmente trafficato e pericoloso. La giovane stava attraversando la strada quando è stata travolta dall’auto.
Una dinamica ancora da chiarire
Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per lei non c’è stato nulla da fare. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità competenti, mentre la persona, un uomo di 72 anni alla guida dell’auto Mercedes che ha travolto e ucciso la giovane, è stata sottoposta ai test tossicologici di rito.
La reazione del SULPL
Sulla scia di questa ennesima tragedia, il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), ha espresso la sua profonda preoccupazione per il numero elevato di incidenti stradali a Roma, sottolineando come la sicurezza urbana debba essere una priorità assoluta:
“Il valore della vita umana, ed il numero esagerato di morti da incidente stradale di cui Roma detiene uno scuro primato rispetto alle altre capitali europee, deve far riflettere. È impossibile parlare di sicurezza urbana senza che la vita dei cittadini venga posta come priorità” – ha dichiarato Milani.
Una denuncia, estesa giocoforza alla carenza degli agenti, e cioè più di 2.500 agenti ancora mancanti, rispetto alla dotazione prevista per legge, che unita a una gestione inefficiente delle risorse, compromette la capacità della polizia locale di garantire il rispetto delle regole e la sicurezza stradale.
L’UGL: “La strada silenziosa serial killer, non è mai menzionata sui tavoli della sicurezza”
Anche l’UGL (Unione Generale del Lavoro) ha espresso il suo sdegno per questa nuova vittima della strada, sottolineando come gli incidenti mortali siano diventati un’emergenza a Roma:
“Tra controlli della polizia locale insufficienti e inadeguati – spiegano -, non vediamo né programmazione ne’ prevenzione. E intanto, quando ancora non si è spento l’eco del terribile incidente di sabato notte sulla Tiburtina, dove ha perso la vita un 30enne, siamo già qui a seppellire un’altra giovane vita” –
L’UGL ha inoltre denunciato l’impiego della polizia locale in servizi di facciata e di ordine pubblico, a discapito delle attività di controllo del territorio e di prevenzione degli incidenti stradali:
“A quasi un anno dall’entrata in servizio dei nuovi agenti (a cui se ne aggiungeranno altri a breve), le uniche mansioni loro assegnate sono state repressione soste e rimozioni. Nei Gruppi abbiamo etilometri non funzionanti e mezzi inadeguati, sia per la deterrenza che per la rilevazione dei sinistri. L’impressione è che l’amministrazione comunale abbia abdicato a certi compiti a fronte dell’impiego a buon mercato della Polizia Locale per compiti di ordine pubblico, e per i quali non viene nemmeno riconosciuta un’indennità” – conclude Nasponi.
La Laurentina: una strada ad alto rischio
La via Laurentina, è da tempo considerata una strada ad alto rischio a causa del traffico intenso e della velocità elevata dei veicoli. Nel corso degli anni, si sono verificati numerosi incidenti, spesso con conseguenze gravi o mortali. Residenti e associazioni locali hanno per questo, più volte chiesto interventi per migliorare la sicurezza, come semafori, attraversamenti pedonali protetti e l’installazione di autovelox.
La raccolta firme e gli autovelox
Una soluzione quest’ultima, che non vide però d’accordo molti cittadini, decisi ad aderire addirittura ad una raccolta firme ad ottobre del 2024, il cui esito fu di oltre 1.500 firme “contrarie”, e raccolte per chiedere perfino l’aumento del limite di velocità sulla strada provinciale, e per contestare l’installazione di autovelox fissi, che imponevano il limite di 50 km/h: una soluzione per reprimere le corse sfrenate soprattutto nel tratto tra il cimitero Laurentino e Pomezia.
Dopo una fase di sperimentazione, i rilevatori di velocità sono stati infine installati lungo la strada provinciale Laurentina, nel territorio del Comune di Roma.
Una novità per migliorare la sicurezza stradale, partita il 27 gennaio, con cinque nuove postazioni fisse autovelox, posizionate nei tratti abitati di Schizzanello, Colle dei Pini, Montemigliore, Strampelli e Selvotta.
Il problema che resta invece, come ha dimostrato purtroppo la tragedia di oggi, è quello della velocità sulla strada, più vicina al centro cittadino.