Due nuove strutture sanitarie di prossimità saranno realizzate dalla Asl Roma 3 nel X Municipio. Interventi che arrivano grazie ai fondi europei del PNRR e alla sinergia fra Asl Roma 3, Comune di Roma e Municipio X. L’annuncio arriva dal X Municipio ma non è supportato dalla ASL Roma 3 riguardo alla possibile organizzazione dei servizi all’interno dei due nuovi presidi.
Durante una Commissione è stato fatto il punto sulle strutture sanitarie della Asl Roma 3 che saranno realizzate o ristrutturate, nel X Municipio, con i fondi del PNRR
I cantieri sono stati già avviati e porteranno alla realizzazione, nell’ex oratorio della chiesa San Tommaso all’Infernetto, di un ospedale di comunità mentre dove sorgeva la scuola Leonori, in via Morelli ad Acilia, la ASL Roma 3 realizzerà un’altra struttura sanitaria di prossimità.
Sempre con i fondi PNRR sono in programma anche la ristrutturazione della Casa della Salute sul lungomare Toscanelli e quella della struttura sanitaria di Casal Bernocchi.
I lavori in corso sono stati illustrati durante la commissione “PNRR, Giubileo”, convocata congiuntamente con Politiche sociali e Pari opportunità, e a cui hanno preso parte i dirigenti della Asl Roma 3 e il Responsabile unico del procedimento.
Si tratta di interventi che possono godere di risorse che arrivano dalla Missione 6 del PNRR. Per quanto riguarda l’ex oratorio San Tommaso, che sarà completamente ristrutturato come avevamo già anticipato (per dettagli leggi qui), sarà organizzato in maniera tale da diventare un hub fondamentale nell’assistenza immediata e tempestiva alla popolazione di riferimento.
La struttura era stata devastata dai vandali.

“Oltre ai servizi ambulatoriali per le cure primarie e specialistiche, sono presenti anche locali a supporto dell’Ares 118 – spiega Marco Possanzini, presidente Commissione Speciale “PNRR, Giubileo” – L’emergenza Covid ci ha dimostrato il valore assoluto della sanità pubblica, l’unica istituzione che può garantire il diritto alla salute a tutti e tutte noi, e ci ha dimostrato che le scelte fatte nel tempo, orientate all’azzeramento dell’offerta socio-sanitaria di prossimità, sono state scelte sbagliate che hanno solamente nutrito la sanità privata”.
Al momento non c’è una conferma dalla ASL Roma 3 alla quale compete l’organizzazione dei servizi all’interno dei nuovi presidi una volta ristrutturati.