Roma, omicidio dell’avvocata Martina Scialdone: l’ex premeditò così il delitto. Ora per lei un albero

Provata in aula la premeditazione dell'omicidio dell'avvocata Scialdone. A lei dedicato un albero vicino al luogo dell'esecuzione

L'avvocata Martina Scialdone e l'albero piantato in sua memoria

Preleva la pistola dalla cassaforte, la poggia sulla scrivania, la carica e la infila nella giacca. Sono le 19,35 del 13 gennaio del 2023 l’ingegnere dell’Enav Costantino Bonaiuti, 61 anni si prepara così all’ultimo appuntamento con la ex, l’avvocata Martina Scialdone, 34 anni. Sono le fasi della premeditazione del delitto.

Provata in aula la premeditazione dell’omicidio dell’avvocata Scialdone. A lei dedicato un albero vicino al luogo dell’esecuzione

Lascia la moglie a casa, raggiunge a un ristorante nel quartiere San Giovanni l’avvocata Scialdone che da settimane aveva deciso di chiudere la loro storia, discute con lei, e una volta fuori, le spara un solo colpo al petto uccidendola sul colpo. Poi a tarda serata, ripone la pistola, e pensa di potersene andare a letto.

Ma verrà arrestato dalla polizia per omicidio volontario. A provare la premeditazione anche quest’ultima sequenza di immagini di preparazione del delitto discussa dal perito balistico nominato dalla procura di fronte alla corte a piazzale Clodio, dove l’ingegnere assassino viene processato.

I sistemi di sicurezza installati in casa si rivelano per lui una trappola: filmano l’atteggiamento di Bonaiuti prima e dopo il delitto. Non un raptus, lui è calmo e all’apparenza lucido quando si prepara a uccidere la donna.

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L’ingegnere assassino prepara la pistola prima di uscire da casa

Lei invece quella sera avvertito il pericolo si era chiusa nel bagno del ristorante da cui poi verrà messa alla porta, l’avvocata ha paura, si farà raggiungere dal fratello per sentirsi più al sicuro, ed invece Boniauti ha già stampato nella mente il suo piano, afferra la pistola e le spara.

Ieri in memoria dell’avvocata è stato piantato iun albero n piazza Tarquinia, nel quartiere di San Giovanni.

Alla cerimonia hanno partecipato anche la mamma e il fratello, oltre a diversi rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni impegnati nella lotta ai femminicidi e alla violenza di genere.

Presenti tra gli altri l’assessore alle politiche sociali del VII Municipio Adriana Rosasco e alcuni membri dell’associazione Insieme a Marianna, costituitasi in seguito a un altro episodio di femminicidio.

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Un momento della cerimonia