Ciampino, manette per due topi d’appartamento fuggiti in auto dopo il colpo

Raggiunta e bloccata dalle forze dell’ordine viene tratta in arresto una coppia di giovani rom in fuga dopo essere entrati in un appartamento

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Dopo essere penetrati all’interno di un appartamento situato in via Gioacchino Enrico a Ciampino hanno cercato di darsi alla fuga utilizzando un’auto che avevano preso precedentemente a noleggio.

Raggiunta e bloccata dalle forze dell’ordine in arresto una coppia di giovani rom in fuga dopo essere entrati in un appartamento

Allertate da una chiamata al numero di emergenza effettuata dai vicini che avevano sentito provenire rumori sospetti dall’abitazione vuota dal giorno prima dopo la partenza dei proprietari per le vacanze, sono intervenute sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della compagnia di Castel Gandolfo e un’altra della polizia locale della cittadina aeroportuale proprio mentre due giovani di etnia rom stavano uscendo frettolosamente dalla palazzina per salire a bordo di una vettura di colore bianco nel tentativo di far perdere le loro tracce.

I militari dell’Arma e i caschi bianchi si sono così immediatamente lanciati all’inseguimento della macchina che, dalle strade della cittadina, si è protratto in direzione di Roma fino a quando i fuggitivi, giunti in via Anagnina, decidevano di abbandonare la macchina per darsi alla fuga a piedi nelle campagne circostanti.

I due rom sono stati quindi raggiunti e bloccati da militari dell’Arma appartenenti alla tenenza di Ciampino che si erano aggiunti alle operazioni di individuazione avviate dalle altre due unità.

In manette con l’accusa di furto aggravato in concorso sono così finiti un 21enne che è stato trattenuto in caserma in attesa del giudizio per direttissima mentre il complice, essendo un minore, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma presso il tribunale per i minorenni è stato condotto presso il centro di giustizia minorile “Virginia Agnelli”.

Occorre ricordare che qualsiasi persona indagata, denunciata, tratta in arresto, indagata o rinviata a giudizio in ogni stato e grado del procedimento penale deve essere considerata innocente sino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.