Ostia, nuova performance della Street Artist Tina Loiodice contro il femminicidio (VIDEO)

L’artista sarà all’opera fino a domani per realizzare un murale contro la ferocia del femminicidio

Un murale lungo quattro metri sta prendendo forma sulla recinzione della chiesa di Santa Maria regina Pacis situata nell’omonima piazza di Ostia Lido. E’ un dipinto che punta l’indice contro il fenomeno del femminicidio. Lo sta tracciando con la sua sensibilità e con la fantasia che l’hanno resa celebre in tutta Italia la Street Artist Tina Loiodice che ha risposto con entusiasmo all’appello lanciato dalla responsabile della sezione Retake del Lido, Leandra Gargiulo e da Daniela Taliana del sodalizio locale di Spazio all’arte con la collaborazione dell’Associazione Sostegno.

L’artista sarà all’opera fino a domani per realizzare un murale contro la ferocia del femminicidio

L’idea di tornare a decorare l’ampio muro perimetrale della chiesa trae spunto dalla volontà di non dimenticare l’omicidio di Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne di Vigonovo, località situata nell’hinterland del comune di Venezia, barbaramente assassinata con decine di coltellate dal suo ex fidanzato l’11 novembre dello scorso anno.

E’ stato un caso che ci ha tenuto con il fiato sospeso che abbiamo seguito illudendoci che potesse esserci una conclusione positiva nella speranza di ritrovarla viva -dice Leandra Gargiulo- per questo la delusione è stata ancora più profonda. Insieme a Daniela Taliana abbiamo quindi pensato di dedicare un murale che invitasse le persone a riflettere su tragedie spesso annunciate. Daniela si è attivata nella sua cerchia di artisti lanciando un appello che ha mobilitato l’eccellenza. Tina Loiodice ha, infatti, accettato di realizzare l’opera gratuitamente. Per un’incredibile casualità le prime pennellate stese sul muro hanno coinciso con un altro gravissimo fatto di cronaca”.

Il pensiero va al duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli, 46 anni e della figlia minore Renée di 19, da parte di Christian Sodano il finanziere 27enne originario di Minturno, in servizio a Ostia Lido che voleva assassinare a colpi di pistola la primogenita ed ex fidanzata 22enne Desirée Amato riuscita invece a salvarsi con una fuga rocambolesca dalla villetta in cui si è consumato il dramma (leggi qui).

Quello di Tina Loiodice è, tra l’altro, un gradito ritorno perché sulla recinzione della chiesa Regina Pacis aveva già realizzato un altro dipinto grazie alla disponibilità del parroco, Giovanni Patané che ha ribadito la sua piena disponibilità anche per questa nuova iniziativa.

Il muro esterno dell’edificio di culto si arricchirà dunque di nuove tonalità “con l’auspicio -sottolinea Gargiulo- che anche questa zona di Ostia, al pari di tanti altri quartieri della città, possa attirare nuove forme di turismo itinerante e sollecitare riflessioni su una gravissima emergenza sociale anche perché quello di Cisterna di Latina purtroppo non sarà l’ultimo omicidio perpetrato nei confronti di una donna”.

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Il murale di Tina Loiodice nella sua forma finale

Tina Loiodice continuerà a dipingere per tutta la giornata di oggi, venerdì 16 febbraio, per concludere il suo lavoro in quella di domani anche se l’opera ha già preso corpo e dato spazio ai simboli cari a chi lotta contro il fenomeno del femminicidio.

Ci sono le scarpette rosse, emblematiche di una guerra senza quartiere alla violenza contro le donne, un uomo che si specchia nelle pupille della vittima a sottolineare l’ultima immagine che si imprime negli occhi di chi sta per essere uccisa e poi alcuni cuori neri evocativi di ciò che rappresenta l’amore malato e il volto di una donna con sopra dipinta la scritta “rispetto”.

Un’opera destinata a valorizzare Ostia come meta per chi è interessato a percorrere i nuovi sentieri dell’arte visiva

E’ un grande dono per il nostro quartiere -ci tiene a rimarcare Leandra Gargiulo- tra l’altro realizzato da una donna che è famosa per aver dato vita a dipinti che sono diventati meta di veri e propri pellegrinaggi per questa particolare forma d’arte”.

Loiodice, nata a Roma dove vive e lavora, ha appena compiuto 70 anni e si è formata prima al liceo artistico di via di Ripetta e poi alla facoltà di architettura dell’università La Sapienza di Roma. Tra i suoi maestri ci sono stati Saro Mirabella, Franco Cannilla, Fraschetti e Natili.

Ha partecipato, a numerose mostre e concorsi vincendo premi e riconoscimenti fino ad aprire “Spazio 40 galleria” un suo personale atelier situato a Trastevere dove ha ospitato mostre d’arte personali e collettive oltre che eventi culturali di vario genere.

Ma la passione di Tina Loiodice per il mondo della Street Art risale al 2015 quando inizia a realizzare progetti dedicati alla sua città natale come il “Caleidoscopio” al Parco di Santa Maria della Pietà e “Pinacci nostri” un dipinto dedicato agli alberi dal grande ombrello in zona Pineta Sacchetti.

Altre performance hanno decorato pareti ed edifici nel quartiere di Labaro e, nell’ambito dell’iniziativa #iononmilasciofregare, hanno lasciato il segno sui muri di Trastevere.

Nel palmarés dell’artista c’è spazio anche per il mondo del cinema cui, nel quartiere di Primavalle, ha dedicato il murale “La classe operaia va in paradiso” in occasione del Festival riservato all’attore Gian Maria Volontè e un’altra opera celebrativa del film di Federico Fellini “La strada” per il Festival “StreetArtRainbow” di Castellaneta a Taranto.

Tracce instancabili che sono diventate parte integrante di un vastissimo museo a cielo aperto come il dipinto realizzato a Sant’Angelo “il Paese delle fiabe” situato in provincia di Viterbo.

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