Roma, picchiato e preso a bottigliate per rapinarlo del cellulare: un arresto e due latitanti

Un gruppo di tre persone ha assalito in strada un uomo prendendolo a calci, pugni e bottigliate per rapinarlo del cellulare

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Ferito a bottiglie

Roma: aggredito da tre uomini a scopo di rapina, un ragazzo le ha prese di santa ragione, venendo colpito con violenza alla testa da calci e pugni sferrategli in strada dai suoi assalitori, che per derubarlo del cellulare lo hanno anche ferito alla mano con una bottiglia rotta e quindi appuntita.

Un gruppo di tre persone ha assalito in strada un uomo prendendolo a calci, pugni e bottigliate per rapinarlo del cellulare

I fatti sono avvenuti nei giorni scorsi, e scoperti da una pattuglia dei carabinieri in pattugliamento notturno nel fine settimana, tra sabato e domenica, nei pressi della stazione Termini di Roma, quando un uomo, cittadino del Bangladesh, ha pregato i militari dell’Arma di fermarsi e soccorrerlo.

L’uomo era ferito, in stato confusionale, e ha raccontato alle forze dell’ordine che tre ignoti aggressori lo avevano picchiato e ferito con una bottiglia spaccata dopo averla trovata in strada, per rapinarlo del cellulare.

Dopo averlo rapinato, preso lo smartphone poi sono scappati tutti e tre, percorrendo via Manfredo Fanti a grande velocità per non farsi catturare, ma poco dopo i carabinieri sono riusciti a catturare almeno uno di loro, un 26enne originario del Mali, mentre gli altri due suoi complici sono tuttora ricercati per rapina.

Il cittadino africano è stato identificato grazie alla descrizione fatta ai carabinieri dall’aggredito e anche se per ora né gli altri due malviventi né il cellulare gli è stato restituito, l’arresto in questione è stato convalidato e ora l’indagato si trova in carcere.

Nei giorni scorsi a fine gennaio, a Nettuno, in un’altra rapina, un giovane era stato infine aggredito in un episodio simile, minacciato da due rapinatori con una bottiglia rotta, e rapinato del monopattino mentre passeggiava.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli indagati sono da ritenersi al momento come presunti innocenti, con le prove che evenutalmente si formeranno nei vari gradi del processo, dato che ora ci si trova nella fase delle indagini preliminari, e innocenti lo si resta fino all’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.