Ostia, continuano gli avvistamenti dei delfini che partoriscono sotto costa (VIDEO)

Tursiopi e stenelle nel mare antistante il litorale romano popolato di delfini studiati da vicino dai volontari dell’associazione “Sotto al Mare”

Tra le loro abitudini costiere ce n’è una che più di tutte testimonia l’ottimo stato delle acque marine di Ostia. Sono le femmine di tursiope, la specie di delfini più diffusa a ridosso del nostro litorale che vengono a partorire i loro cuccioli a poca distanza dalla linea di costa.

Tursiopi e stenelle nel mare antistante il litorale romano popolato di delfini studiati da vicino dai volontari dell’associazione “Sotto al Mare”

L’ultimo avvistamento risale a domenica scorsa, 29 gennaio e a farlo è stata un’imbarcazione dell’associazione di promozione sociale “Sotto al mare” che, dal 2019, pattuglia il Lido di Roma allo scopo di raccogliere dati scientifici utili a monitorare il comportamento e lo sviluppo di queste intelligentissime e gioiose creature.

Come spesso succede quando organizziamo le eco escursioni con cui riusciamo a mostrare ai partecipanti il bello che ci circonda e a finanziare le nostre attività di studio -dice la biologa marina nonché presidente dell’associazione Lisa Stanzani – abbiamo visto un gruppetto di stenelle formato da una decina di esemplari con tre coppie costituite dalle mamme e dai loro piccoli. Per i tursiopi possiamo dire che si tratta di una presenza che fa ormai parte del quotidiano per le loro abitudini costiere. E’ più raro imbattersi nelle stenelle, delfini di taglia inferiore e che prediligono stare in mare più aperto”.

La caccia fotografica è dunque aperta perché è proprio attraverso le immagini ad alta definizione che inquadrano la pinna dorsale di queste specie che l’associazione “Sotto al Mare” raccoglie all’interno di una vasta banca dati tutte le informazioni utili a ricostruire la presenza e il comportamento dei cetacei in un’area peraltro caratterizzata dalla presenza di imbarcazioni e di pescherecci.

Ogni delfino reca impresso sulla propria pinna una sorta di identikit unico che lo rende diverso da tutti gli altri. Sono marchi permanenti frutto delle loro interazioni sociali, fatte da abbracci o carezze e che nei loro atteggiamenti molto affettuosi ma al tempo stesso energici, producono graffi permanenti in alcuni casi di origine antropica perché si tratta di esseri curiosi ma anche molto opportunistici che a volte si avvicinano incautamente agli attrezzi da pesca.

Ostia, continuano gli avvistamenti dei delfini che partoriscono sotto costa (VIDEO) 1
Un delfino della specie Tursiopus troncatus fotografato con il suo piccolo davanti a Ostia

Questi segni naturali catturati attraverso fotografie molto definite ed analizzati attraverso la tecnica della fotoidentificazione non invasiva ci permette -aggiunge Stanzani- di creare un archivio attraverso cui ricostruire la storia delle “catture” fotografiche dei singoli individui. Ho iniziato a monitorare questi animali sin dal 2015, quando ero parte dell’associazione Oceanomare Delphis Onlus, e con cui anche attualmente collaboro. La presenza di questi animali, nello specchio di Tirreno antistante Ostia è un bio indicatore molto significativo anche dello stato di salute delle nostre acque. Trovare questi animali, predatori al vertice della catena alimentare, significa che probabilmente nelle nostre acque trovano cibo e condizioni per loro favorevoli favorite sicuramente dalle caratteristiche dell’area: la foce del fiume Tevere. Il delfino è molto vorace e la presenza del grande fiume gli offre una grande quantità di cibo. Si tratta -conclude la biologa marina- di una popolazione che sembrerebbe essere in ottima salute anche perché vediamo con il tempo crescere i loro neonati che presentano delle pieghe fetali su un corpo che si adatta perfettamente alla vita acquatica”.

La presenza dei cetacei conferma il buono stato di salute delle acque del Litorale romano

Il mare d’inverno continua dunque a proiettare un’immagine molto positiva dell’eco sistema lidense dove, come è noto, è presente una piccola colonia di cigni reali che vive nei pressi del porto turistico di ponente.

Questi ultimi sì davvero facili da ammirare nella loro eleganza mentre se si vuole vivere l’emozione di un incontro ravvicinato con i delfini il modo migliore è di affidarsi a chi oltre che alla ricerca scientifica si dedica all’ecoturismo in modo etico e sostenibile seguendo sempre il codice etico di buona condotta in presenza di questi animali.

Con i teleobiettivi sempre pronti a catturare la danza dei tursiopi (nome scientifico Tursiopis truncatus) che raggiungono una lunghezza media di circa tre metri e 350 chilogrammi di peso e sono di colore grigio e le stenelle (Stenella coeruleoalba) che in genere arrivano a due metri e mezzo per una stazza di 150 kg e hanno una livrea molto particolare.

E se si è fortunati li si può incrociare mentre affiorano con i loro piccoli di circa una decina di chilogrammi per riprendere aria attraverso lo sfiatatoio o più semplicemente per divertirsi saltando tra le onde.