Gita fuoriporta a Ceri: un piccolo gioiello arroccato su una rupe tufacea vicino Roma

Al borgo di Ceri si accede attraverso una strada a tornanti arrivando direttamente alla piazzetta. Nel borgo si possono degustare pietanze locali

Gita fuoriporta a Ceri: un piccolo gioiello arroccato su una rupe tufacea vicino Roma
Ceri, un piccolo tesoro del Lazio - Canaledieci.it

Ceri può essere considerata un piccolo tesoro del Lazio. Il paesino, minuscolo, fa parte del Comune di Cerveteri. Si erge sopra una rupe di tufo e contiene tanti elementi che lo rendono attrattivo per i turisti. Vediamo le sorprese che ci riserva e le possibilità che offre al visitatore anche nei dintorni.

Al borgo di Ceri si accede attraverso una strada a tornanti arrivando direttamente alla piazzetta. Nel borgo si possono degustare pietanze locali

La cosa che colpisce subito, arrivando al parcheggio che si trova ai piedi della rupe tufacea, è il colpo d’occhio. Ceri ti stupisce subito osservandola dal basso verso l’alto. Da qui, dal parcheggio, già si possono vedere le mura merlate che circondano e proteggono case e viuzze, oggi come secoli fa.

Si lascia l’auto prima di entrare in città e si prosegue a piedi, lungo la strada a doppio tornante scavata nella roccia, che porta dritti nella piazzetta.

Gita fuoriporta a Ceri: un piccolo gioiello arroccato su una rupe tufacea vicino Roma
La strada con tornante che porta dentro Ceri – Canaledieci.it

Nella piazza principale troviamo la Madonna con bambino.

Da quello che si sa il borgo è stato fondato nel 1236, eretto su un antico insediamento etrusco, e si innalza a 150 metri di altezza. Dello stesso periodo è il castello, costruito a scopo di difesa.

Papa Gregorio IX citò in una bolla del 1231 Caere nova indicandone l’esistenza fin dal 1054. Nel luogo da lui nominato, l’attuale Ceri, si sarebbe trasferita la popolazione di Cerveteri nell’XI secolo a causa della diffusione della malaria.

Allo stesso periodo risale la costruzione della chiesa costruita nel punto più alto dell’insediamento, forse su un santuario etrusco, e fino al 1993 aveva conservato le reliquie del Santo Papa Felice II, che venne martirizzato intorno al 365. Nel 1854 la chiesa fu intitolata alla Immacolata Concezione.

Gita fuoriporta a Ceri: un piccolo gioiello arroccato su una rupe tufacea vicino Roma
L’ingresso della chiesa di Ceri – Canaledieci.it

I lavori di restauro degli anni Settanta portarono alla luce affreschi medievali risalenti al periodo tra il 1100 e il 1130 e rappresentano un esempio importante di pittura sacra.

A San Felice è dedicata la festa che si tiene l’ultima domenica di aprile e che vede, tra i vari eventi programmati, la processione in onore del santo patrono. Il vero luogo in cui dimorò viene anche indicato nella chiesetta immersa nel bosco e crollata nel 2015.

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Santuario della Madonna – Canaledieci.it

Il castello e le famiglie che si avvicendarono a Ceri nel corso del tempo

Varie furono le famiglie che si avvicendarono a Ceri. I Normanni, poi i Bonaventura di Trastevere, quindi gli Orsini di Anguillara. Nel 1503 il castello venne espugnato da Valentino Borgia, subì grossi danni riparati successivamente da Renzo di Ceri.

E poi arrivarono gli altri proprietari: Cesi, Borromeo, Serra, Odescalchi, fino all’acquisto nel 1883 da parte di Alessandro Torlonia. L’antico castello venne così trasformato in villa con giardino all’italiana.

I dintorni tra storia e natura

Da Ceri possono partire itinerari alla scoperta di vari punti e luoghi di interesse raggiungibili in pochissimo tempo. Ne scegliamo due, uno ci fa fare un tuffo nella storia e l’altro nella Natura e nel divertimento per tutti.

Nei dintorni di Ceri sono state trovate diverse tombe etrusche. Tra queste c’è la Tomba delle statue. E’ la più importante, rientra nel periodo orientalizzante (VII sec. a.C.) e si trova in località Le Fornaci nel 1973. Il nome deriva dal ritrovamento di due statue scavate nel tufo delle pareti.

Dal punto di vista naturalistico, cosa il territorio offra già lo si può immaginare affacciandosi da qualche terrazza con il panorama che si apre sulla campagna laziale. Ciò che non tutti sanno, però, è che nei dintorni di Ceri ci sono le “Cascatelle della Mola”. Si trovano in un  angolo di natura intatto e si creano lungo un corso d’acqua che nasce dai monti Sabatini, passa per Cerveteri e sfocia a Ladispoli.

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Le cascate della Mola – Canaledieci.it

Il torrente scorre su tufo e basalto, dove si creano i salti delle cascate. Se si intende effettuare questo percorso si potranno vedere, tra i vari punti di interesse, la cascata dell’Ospedaletto, la cascata della mola di San Giuliano, il ponte degli austriaci, la cascata dell’arenile e quella del Vaccinello, porta coperta. Per il percorso delle cascate si può parcheggiare nei pressi del nuovo cimitero di Cerveteri.

Cosa mangiare

Nei ristoranti del posto, uno dei quali cela una storia legata all’inquietante presenza di un fantasma, si possono gustare i piatti locali, la polenta con le spuntature, i carciofi, le pappardelle al cinghiale, gli gnocchi ai funghi porcini. Il tutto annaffiato dal vino di Cerveteri, a km0.

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Scorcio notturno di Ceri – Canaledieci.it

Come arrivare

A Ceri si arriva percorrendo l’Aurelia fino al km 32+500 dove c’è il bivio con l’indicazione per raggiungere il borgo. Si può arrivare anche dalle uscite dell’autostrada A12: Torrimpietra per chi giunge da sud, Cerveteri per chi arriva da nord.

Dista 38 km da Roma, 11 dalla stazione di Ladispoli-Cerveteri, 35 km dall’aeroporto di Fiumicino, 41 km dal Porto di Civitavecchia.