Marijuana a km zero: scoperta la produzione indoor nel quartiere più popoloso di Roma

Smantellata la serra domestica di Marijuana: il business della droga natalizia di un 56enne romano

Nella foto la serra indoor di Marijuana - foto Carabinieri

Stava per far partire la produzione natalizia di marijuana il 56enne romano che all’interno della sua abitazione a sud-est di Roma aveva allestito un’ampia serra avviando l’attività a km zero di stupefacenti.

Sono stati i controlli di zona dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Casilina, a notare un movimento sospetto fuori dalla palazzina dell’uomo e avviare la perquisizione che ha portato alla scoperta delle piante in crescita.

Smantellata la serra domestica di Marijuana: il business della droga natalizia di un 56enne romano

Aveva dapprima svuotato un ambiente all’interno del suo appartamento e poi con un impianto di illuminazione, e la necessaria ventilazione e riscaldamento aveva allestito la sua personalissima serra di marijuana dove già crescevano rigogliose oltre 10 piante.

Il risultato dell’intraprendenza di uno spacciatore 56enne, intanto a crearsi il suo business in uno dei più grandi e popolosi quartieri della Capitale, è stato scoperto e arrestato in queste ore dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Casilina, con il sequestro dello stupefacente.

E’ stato durante alcuni servizi di osservazione, che i militari hanno notato una persona uscire con aria sospetta dall’abitazione dell’indagato, già noto alle forze dell’ordine per reati riguardanti gli stupefacenti, e che si stata allontanando alla chetichella sulla via.

Addosso neanche a dirlo, aveva proprio un quantitativo di sostanza stupefacente appena acquistata è sufficiente a far scattare una perquisizione direttamente alla fonte, e cioè in casa del 56enne dove è stato rinvenuto il laboratorio di produzione, con la piante di marijuana, una discreta quantità di hashish già confezionato, e l’occorrente per il business della droga.

Materiale interamente sequestrato nell’appartamento dove l’uomo ora si trova agli arresti domiciliari con obbligo di firma in caserma e a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Fino a sentenza definitiva l’arrestato è da considerarsi innocente, ma intanto con le indagini in corso dovrà rispondere del presunto reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.