Eur, all’insegna del vino il primo evento dell’Acquario di Roma

"Different Wine", il festival prende vita nell'Acquario di Roma, per gustare eccellenze eno-gastronomiche e vitigni in estinzione dei piccoli e medi produttori italiani

Nella foto Mario Bauzullo e Valentina Fabbri Biancone

Per quanti ancora non credono nell’esistenza fisica di una sede dell’Acquario di Roma Mediterraneum sotto il luccichio del Laghetto dell’EUR, ci penserà a breve la full immersion di tre giorni dedicata al vino a fugare ogni dubbio.

Si tratta dell’evento Different Wine, che dal 15 al 17 dicembre 2023, creerà in un contesto in cui dovrebbe essere l’acqua l’unica vera protagonista, un’esposizione raffinata di uno dei prodotti d’eccellenza italiani, che il mondo ci invidia: il vino.

“Different Wine”, il festival prende vita nell’Acquario di Roma, per gustare eccellenze eno-gastronomiche e vitigni in estinzione dei piccoli e medi produttori italiani

Tutto il meglio della piccola e media produzione vitivinicola nazionale si è dato appuntamento nella Capitale per un grande evento che celebra la qualità regione per regione, dei vini italiani, con decine di cantine che porteranno a conoscenza del pubblico le loro pregiate linee di prodotto, in un’occasione unica tutta da gustare.

Il neonato evento il cui nome è tutto un programma, si intitola Different Wine, e contiene davvero tutta la passione per il mondo del vino e il suo grande valore iconico nella ristorazione italiana, dei suoi ideatori e organizzatori, i coniugi Mario Bauzullo e Valentina Fabbri Biancone, già ristoratori del Litorale romano che portano avanti la tradizione di famiglia nella storica attività “Peppino a Mare”.

L’evento ha ricevuto il patrocinio del Comune di Roma e della Regione Lazio, e si pregia di avere anche l’importante sostegno della Confesercenti Provinciale di Roma, che ha tenuto a presentare questo straordinario Festival del vino, nella sua home page.

Il Concept e le etichette della prima edizione

L’attesa kermesse, vedrà finalmente in attività la sala delle esposizioni del “Mediterraneum Acquario di Roma” nel quartiere Eur, dove la conoscenza dei vini dei piccoli e medi produttori italiani, sarà un tutt’uno con la possibilità di conoscere chi li produce, e mette ancora come si suol dire “le mani nell’uva”, realizzando quanto si potrà apprezzare soprattutto con i sensi, e lontano dalle grandi campagne di marketing.

L’esperienza eno-gastronomica coinvolgerà il grande pubblico e potrà accogliere nello stesso spazio espositivo, anche eccellenti produttori di olio, salumi e formaggi e gli immancabili dolci natalizi, visto il periodo della manifestazione. 

Tra le presenze dei produttori, da sottolineare la volontà degli ideatori di portare a conoscenza del pubblico alcuni vitigni in estinzione, come l’Albanello siciliano e il Pugnitello toscano. E all’invito della prima edizione hanno risposto anche alcuni produttori di Magliocco e Gaglioppo calabresi, in buona compagnia con il Moscato di Scanzo, il Cacchione e la Malvasia puntinata del Lazio. Dalla Regione che ospita l’evento anche un Frascati che sarà una sorpresa.

Opportunità per i giovani e la collaborazione con Fisar

Per chi ha pensato all’evento poi, l’importanza della qualità si deve sempre sposare con l’opportunità di crescita economica e occupazionale. Per questo in uno spazio di accoglienza creato ad hoc, tanti giovani interessati a lavorare nel mondo del food&beverage, potranno lasciare il proprio curriculum e mettersi a disposizione in una vetrina di livello non comune, in cui la parola d’ordine è soprattutto l’eccellenza.

Quest’anno poi la grande soddisfazione è stata, di aver consegnato insieme a Fisar, la prima borsa di studio ad un ragazzo disabile, che dal 22 ottobre sta frequentando i corsi di Sommelier.

Come ostiense mi sento fiero di aver creato qualcosa di importante per Roma, auspicando che per medi e piccoli imprenditori, il Festival del vino diventi un punto di riferimento e dunque un appuntamento in primis utile a comunicare le proprie novità soprattutto alle persone”ha concluso Mario Bauzullo.