Fantozziade a tavola: stravagante menù per celebrare il rag. Ugo

Una fantozziade in grande stile con un menù ispirato alle famose ricette del personaggio inventato dal compianto Paolo Villaggio

Sarà una vera e propria fantozziade con un pranzo accompagnato da un menù fatto da ricette interamente dedicate al mito del più celebre degli impiegati italiani. Il ragionier Ugo Fantozzi, nato dalla fervida immaginazione di Paolo Villaggio dopo la pubblicazione dell’omonimo libro edito da Rizzoli nel 1971. Ebbene sì, domenica 22 ottobre dalle ore 13.00 nello storico ristorante da Benedetta di Vetralla, comune situato in provincia di Viterbo, andrà in scena, anzi in tavola un pranzo in perfetto stile fantozziano. Anche i commensali dovranno rispettare un “dress code” ispirato all’indimenticabile nonché impacciatissimo travet per un tripudio di signorine Silvani, ragionieri Filini e geometri Belli.

Una fantozziade in grande stile con un menù ispirato alle famose ricette del personaggio inventato dal compianto Paolo Villaggio

Il gran menù, corredato da otto portate esclusi dolcetto scotches e caffè sarà, inoltre preceduto, da un’immancabile ciclopasseggiata ispirata alla competizione apparsa nel film “Fantozzi subisce ancora” uscito nel 1989 e dove si narra la storia della famigerata Coppa Cobram, la più folle e divertente, nonché demenziale corsa di biciclette mai disputata con mezzi a due ruote privi di sellino, per una temeraria pedalata alla “bersagliera”. E cioè con i concorrenti ritti sui pedali per ovvie ragioni di protezione delle parti intime. Ma questa volta i sellini saranno al loro posto e i partecipanti, assolutamente volontari che aderiranno alla sgambata prima di sedersi a gustare il pranzo, si daranno appuntamento davanti al ristorante alle ore 9.30, possibilmente con telai in stile rigorosamente vintage, per un itinerario di circa 40 km che attraverserà alcune frazioni del comune: da Cura di Vetralla a La Botte passando per Cinelli.

Dalla pedalata alla bersagliera alla tavola imbandita con le più celebri ricette dei film di Fantozzi

Ovviamente la partecipazione alla scampagnata sarà facoltativa -spiega Enrico Pasquinelli, chef e titolare del ristorante Da Benedetta, aperto 64 anni fa a Vetralla- perché l’idea del pranzo è nata da un gruppo di amici appassionati di bicicletta ma anche di un fenomeno cult che passa di generazione in generazione, del resto Fantozzi è un mito universale e così abbiamo deciso di buttare giù un menù imperniato sulle sue fantasiose ricette enogastronomiche. Abbiamo avuto molte prenotazioni e pensiamo anche a un sequel dove proporremo gli spaghetti alla Montecristo che, essendo a base di pesce, per il momento abbiamo deciso di escludere”.

Nella lista non potevano mancare le celebri polpette fritte di Bavaria che il locale ha commissionato a un laboratorio specializzato e la frittatona di cipolle, per la quale il ragionier Ugo andava pazzo, purché fosse accompagnata da una peroni gelata, e dal tifo indiavolato per la nazionale di calcio con annessa ”gara di rutto libero”. Ma i piatti da servire includeranno anche i roboanti fagioli allascorreggiona” prima che ai commensali vengano serviti i rigatoni alla bella Bologna, i rivioli di spinaci al doppio burro e un natalizio zampone con le lenticchie. Poi sarà la volta della più esilarante delle portate: il celeberrimo tordo con pomodorini di guarnizione. “La stagione di caccia è stata appena aperta -sottolinea Enrico- abbiamo pronti in frigorifero una settantina di esemplari che cucineremo insieme ai pachino che ustionarono la lingua del povero ragioniere”.

Tordi con guarnizione di pomodorini ma anche bevande a precedere i celebri scotches shakerati per l’altro famoso ragioniere Renzo Filini

Ed ecco che dal tragicomico e scanzonato mondo di Fantozzi riemerge tutto il suo crudo cinismo. Correva l’anno 1976 quando nelle sale cinematografiche esce il “Secondo tragico Fantozzi” e, nel sontuoso pranzo di gala offerto dall’insopportabile direttore Corrado Maria Lobiam, il ragionier Ugo entra subito nel panico quando Lobiam sentenzia, nel silenzio assoluto degli invitati: “Tordo la cosa più difficile in natura” che alla fine Fantozzi decide di ingoiare per intero. Poi mentre una delle zampe del volatile gli fuoriesce dalla bocca cambiandogli il colore del viso dal rosso pompeiano, al viola addobbo funebre sino al blu tenebra Fantozzi cade in coma cardiorespiratorio.

I pomodorini che andranno a guarnire i tordi del menù fantozziano in programma da Benedetta nel film sono abbinati a un grande piatto da portata pieno di riso e guarnito da pomodorini accomunati da una tragica caratteristica: e cioè essere “fuori freddi e dentro palla di fuoco a 18mila gradi”. “E questo me lo pappo io”, dice Fantozzi trattenendo in bocca cibo a una temperatura degna di un’eruzione lavica sotto il severo sguardo dello spietato direttore che lo apostrofa: “Fantozzi non me lo sputerà mica qui? Non farà mica una cosa simile”. Un ultimatum da campo di concentramento che costringe il povero ragioniere a domare le fiamme immergendo la lingua rovente nel laghetto artificiale situato davanti alla villa dove si tiene la lussuosissima cena.

Gli invitati alla fantozziade di Vetralla potranno, invece, spegnere eventuali bollori al termine di un pranzo che sarà accompagnato anche dai celebri scotches ordinati da Fantozzi, Filini e Calboni sul grande schermo. E per intrattenere il tempo tra una portata e l’altra potranno dilettarsi a risolvere il cruciverba stampato su tovaglioli di carta con quesiti orizzontali e verticali tutti imperniati sulle più celebri gag di Fantozzi.

Per partecipare al pranzo fantozziano organizzato dal ristorante Da Benedetta, situato in via della pietà 76 a Vetralla è necessario prenotarsi al numero 3886527697 per un tavolo che non dovrà essere necessariamente per due, come quello chiesto da Fracchia accompagnato dalla signorina Silvani impersonata dall’onnipresente Anna Mazzamauro. Quello che si dovrà fara sarà soltanto il gesto di “mettese a sede” perché il conto di 40 euro a persona potrà essere pagato anchecon zero cambiali già compilate”.