Tor Bella Monaca, dosi di droga in parafanghi e sigarette elettroniche: raffica di arresti della polizia

Proseguono le operazioni di contrasto allo spaccio di droga che prosegue in modo implacabile alla periferia della città

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Dosi di droga occultate in una sigaretta elettronica oppure nascoste nel paraurti di una vecchia auto. Nonostante i blitz effettuati anche nelle scorse settimane il quartiere romano di Tor Bella Monaca non cessa di essere una piazza di spaccio costantemente monitorata dalle forze dell’ordine. Le ultime incursioni della polizia di stato in varie zone dell’abitato periferico, hanno condotto all’arresto di 6 persone in flagranza di reato e al sequestro di oltre duecento dosi stupefacenti.

Proseguono le operazioni di contrasto allo spaccio di droga che prosegue in modo implacabile alla periferia della città

Un primo intervento è avvenuto in via dell’Archeologia, dove due equipaggi della sezione volanti hanno fermato per un controllo un uomo ed una donna, rispettivamente di 30 e 48 anni. Il 30enne, credendo di non essere visto dagli agenti ha gettato due involucri che all’interno contenevano crack, mentre la donna nascondeva nell’astuccio di una comune sigaretta elettronica 8 dosi di cocaina. Per entrambi sono scattate le manette e la convalida dell’arresto da parte della procura della Repubblica con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Sulla stessa strada è stato tratto in arresto un 51enne che era stato notato consegnare della cocaina a un tossicodipendente all’interno dell’androne di un palazzo da cui ha poi cercato di fuggire lanciando una bustina nel tentativo di distrarre gli agenti e di seminarli infilandosi all’interno di un garage condominiale. Rincorso e acciuffato dai poliziotti l’uomo aveva ancora addosso 13 dosi di cocaina dello stesso tipo di quella ceduta al suo acquirente.

Ma la caccia all’interno di alcuni edifici situati sempre su via dell’Archeologia ha portato all’ulteriore individuazione di 172 dosi di cocaina già pronte per essere vendute e nascoste all’interno di un box per auto. La scoperta è stata fatta dagli investigatori del VI distretto, insieme ai colleghi delle volanti, in seguito a un controllo effettuato nei confronti di un minorenne che è stato arrestato e accompagnato al Centro di Prima Accoglienza a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Occorre ricordare che tutte le persone soggette a denuncia, fermo, arresto ovvero indagate nell’ambito delle attività di prevenzione e controllo effettuate dalle forze dell’ordine devono essere considerate innocenti sino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva nei loro confronti.