L’Atleta Vittorioso di Lisippo va restituito a Roma

L'Atleta Vittorioso comprato dal Getty, museo di Los Angeles, dopo essere stato trafugato. Ora la sentenza

L'Atleta Vittorioso

L’Atleta Vittorioso di Lisippo va restituito all’Italia, a Roma. L’Italia ora ha il permesso di confiscare il bronzo greco ripescato nell’Adriatico negli anni ’60 e da fine anni Settanta conservato al Getty Museum di Los Angeles. Lo ha deciso la Corte europea dei diritto dell’uomo.

L’Atleta Vittorioso comprato dal Getty, museo di Los Angeles, dopo essere stato trafugato. Ora la sentenza

La statua scomparve dopo la sua scoperta effettuata nel 1964 da un peschereccio nell’Adriatico, a Fano, poi il trafugamento fino al suo acquisto da parte del museo di Malibu nel 1977 per quattro milioni di dollari.

Da allora il museo statunitense si è rifiutato di restituirla all’Italia. Il museo aveva presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo – che ha sede a Strasburgo – dopo che la Corte di Cassazione nel 2019 aveva confermato un ordine italiano di confisca del bronzo.

A seguito della nuova sentenza emessa il 2 maggio, il Getty ha tre mesi per presentare ricorso, ma il tribunale non è obbligato ad accogliere la richiesta.

Roma ha cercato di recuperare la statua del VI secolo a.C. da quando è stata messa all’asta per 3,9 milioni di dollari in Germania. Aveva anche cercato di impedirne il trasferimento negli Stati Uniti attraverso la Gran Bretagna.

Il ministro

Abbiamo lavorato duramente” per riaverla, ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – Roma non presta più opere ai musei con i quali ha dei contenziosi, ha aggiunto“. La scultura è tuttavia rimasta esposta presso la Getty Villa nel quartiere esclusivo di Pacific Palisades a Los Angeles.

Proseguiremo con rinnovata determinazione la nostra azione per riaverla presto in Italia“, ha concluso il ministro.

La sentenza

Nella loro sentenza, i giudici italiani avevano affermato che la statua apparteneva al patrimonio culturale del Paese perché recuperata da una nave battente bandiera italiana. Avevano, inoltre, sottolineato il “continuum tra la civiltà greca e la successiva esperienza culturale romana“.

La Corte di Strasburgo, respingendo il ricorso di Getty, ha convenuto che Roma “aveva ragionevolmente dimostrato che la statua faceva parte del patrimonio culturale italiano ed era anche appartenuta legalmente allo Stato“.

La Corte ha sottolineato che “l’acquirente di un bene deve indagare attentamente sulla sua origine per evitare possibili richieste di confisca“.

Le restituzioni in passato

L’Italia si era già scontrata con il Getty Museum, arrivando a un accordo nel 2007 per la restituzione di 42 oggetti antichi che Roma affermava fossero stati rubati ed esportati illegalmente.

Fondato dal miliardario del petrolio, John Paul Getty, il museo è sostenuto dalla fondazione d’arte più ricca del mondo, il cui patrimonio era stimato in diversi miliardi di dollari nel 2009.

Il magazine The Art Newspaper aveva definito la controversia sulla scultura come “l’oggetto della più alta faida internazionale del patrimonio italiano”. 

L’opera

L’Atleta vittorioso – anche detto Atleta di Fano, Atleta che si incorona o Lisippo di Fano – è una scultura bronzea a grandezza naturale datata tra il IV e il II secolo a.C., attribuita su base stilistica allo scultore greco Lisippo o a un suo allievo.

La statua in bronzo, oltre ad essere di pregiata fattura e attribuita ad uno dei migliori scultori dell’Antica Grecia, è uno dei pochi bronzi greci a grandezza naturale sopravvissuti fino a noi.