Ostia, sulla spiaggia finisce la stagione balneare ma non quella delle tendopoli

Stabilimenti balneari obbligati dal Campidoglio a chiudere mentre lo stesso pugno di ferro non si adotta con gli sbandati che vivono nelle tende sulla spiaggia

La stagione balneare è chiusa dal 30 settembre: gli stabilimenti di Ostia, così, sono costretti a smantellare i servizi. Nessuna deroga è stata concessa ai gestori dei lidi che non possono offrire l’uso dei gabinetti e il noleggio di lettini e ombrelloni ai tanti bagnanti che ancora affollano gli arenili. Al rigore dell’amministrazione contro i concessionari, però, fa da contraltare il lassismo e l’indifferenza contro gli accampamenti che ogni giorno sorgono sulle spiagge libere.

Stabilimenti balneari obbligati dal Campidoglio a chiudere mentre lo stesso pugno di ferro non si adotta con gli sbandati che vivono nelle tende sulla spiaggia

L’ultimo caso è quello della spiaggia libera “Sabbiadi piazza Scipione l’Africano. Lunedì 2 ottobre la prima tenda alla quale oggi si sono unite altre tre canadesi. Praticamente un villaggio di persone, donne, uomini e bambini, che hanno deciso di vivere indisturbati la loro “vacanza” in spiaggia. Assente la politica, distratti gli amministratori, anche gli agenti del gruppo Roma X Mare sembrano non vedere.

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L’accampamento sorto sulla spiaggia libera “Sabbia” di piazza Scipione l’Africano – canaledieci

A indignare è non solo il degrado e l’indifferenza verso le regole (il campeggio sulla spiaggia è vietato) ma la contraddizione che l’amministrazione locale, a traino Pd sia a Roma che nel X Municipio, è ferma, severa e antagonista contro chi invece è nella norma, ovvero i concessionari balneari. Non si capisce quale logica impedisca l’autorizzazione a tenere aperti gli impianti con tutti i loro servizi, tra lettini e libera fruizione dei gabinetti. Gli amministratori locali si riempiono la bocca con il termine “destagionalizzazione” ma alla prova dei fatti quando il meteo potrebbe favorire il prolungamento della stagione dei bagni, gli slogan non si trasformano in atti pertinenti.

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Viene da sorridere nel commentare la convocazione diffusa dall’assessorato al Turismo a tutti i stakeholder del settore presenti a Ostia. Domani, 4 ottobre, presso il X Municipio si discuterà “in merito alla partecipazione alla fiera turistica di Paestum  XXV BMTA (sul turismo archeologico) che si svolgerà dal 2 al 5 novembre 2023”.

Ora, ben vengano le iniziative di promozione turistica del litorale romano, secondo a nessuno per beni archeologici, bellezze naturali e monumentali, ma con quale faccia andiamo a proporre spiagge libere dove si muore per l’assenza di marinai di salvataggio, gli arenili pubblici sono colonizzati da senzatetto, collegamenti stradali con Roma a dir poco impossibili, una linea metroferroviaria scomparsa persino da google, pinete che stanno morendo senza contrasto della cocciniglia tartaruga, politica di intrattenimento legata esclusivamente alle bancarelle?