Velletri, il netturbino investito ancora in prognosi riservata: chi l’ha travolto era positivo all’alcol

Il guidatore del furgoncino che ha travolto pochi giorni fa un netturbino in servizio a Velletri, è risultato essere alla guida con un tasso alcolemico oltre i limiti di legge

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Immagine di repertorio.

A Velletri tutta la comunità della cittadina dei Castelli Romani prega ogni giorno per le sorti del netturbino della società Volsca che pochi giorni fa, questa settimana, è stato travolto e investito da un furgone che transitava in strada proprio mentre lui era in servizio ed era uscito dal suo camioncino.

Il guidatore del furgoncino che ha travolto pochi giorni fa un netturbino in servizio a Velletri, è risultato essere alla guida con un tasso alcolemico oltre i limiti di legge

In particolare l’uomo che ora lotta tra la vita e la morte, un 58enne, è stato investito dal guidatore del furgoncino, un Fiorino, che viaggiava sulla stessa arteria stradale di prima mattina, Via Vecchia Napoli, e si è scoperto che lo ha centrato in pieno e ferito gravemente perchè il guidatore dell’altro mezzo di trasporto, un 49enne, è risultato essere al volante da positivo all’alcol, come testimoniato dai risultati dei test alcolemici successivi all’incidente in questione ed è stato denunciato per guida in stato d’ebrezza.

L’uomo investito ha dovuto già ricorrere all’amputazione delle gambe e non è ancora fuori pericolo.

Rapidamente l’uomo era stato trasportato in ospedale al San Camillo di Roma con l’arrivo sul posto dell’elisoccorso.

Il netturbino era in gravissime condizioni, per un incidente avvenuto mentre come ogni giorno lavorativo stava svuotando dei rifiuti da un bidone all’interno del suo camioncino, e per questo era sceso dal mezzo, venendo investito.

Adesso, a 2 giorni dall’incidente, sembrerebbe che l’uomo abbia maggiori  possibilità di sopravvivere al grave sinistro, dato che le 48 ore successive all’impatto sono ormai passate e in questi casi rappresentano una delle fasi più critiche.

In particolare va ricordato anche che, a Frascati e sempre durante il turno di lavoro, un altro netturbino, Giovanni Criccomoro, era morto qualche settimana fa in circostanze misteriose e ancora al vaglio degli inquirenti, dopo essere stato schiacciato mortalmente dal suo camioncino per la raccolta dei rifiuti, per un probabile guasto ai freni che lo ha schiacciato contro il muro di una villetta della zona.

Pochi giorni fa, invece, dopo aver lottato a seguito di un altro incidente avvenuto a Roma, in zona Tor Bella Monaca, è morto Enzo Teti, l’autotrasportatore 60enne originario di Monterotondo Scalo che era stato ridotto in fin di vita dopo che il suo furgoncino in sosta in strada gli era misteriosamente piombato sulle gambe, fratturandogliele.

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