Roma, lo sciopero dei mezzi pubblici del 29 settembre è stato differito: la nuova data e i dettagli

Rinviato a nuova data lo sciopero dei mezzi pubblici di trasporto locale in programma per venerdì prossimo

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Immagine di repertorio

Lo sciopero dei mezzi pubblici in programma per venerdì prossimo 29 settembre è stato differito. Le linee dei bus Atac, la Metromare, le tre metropolitane di Roma, Cotral e Tpl coinvolti nelle agitazioni originariamente fissate per l’intera giornata di dopodomani circoleranno pertanto sull’intera rete senza interruzioni di sorta. Le agitazioni sono state rinviate a lunedì 9 ottobre.

Rinviato a nuova data lo sciopero dei mezzi pubblici di trasporto locale in programma per venerdì prossimo

Lo sciopero dei trasporti proclamato in tutta Italia e anche nella capitale per venerdì prossimo era stato oggetto di un intervento da parte del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che nella serata di ieri aveva emanato un decreto di precettazione nei confronti del personale delle aziende di trasporto pubblico locale, imponendo una riduzione della durata delle agitazioni da 24 a 4 ore .

In risposta, la sigla sindacale Usb, ha ha deciso di rimandare la sospensione dal lavoro, appunto, a lunedì 9 ottobre per tutto l’arco della giornata, fatta salva la fascia di garanzia prevista tra e ore 12.30 e le 17.00. “Quattro ore non bastano per rivendicare i propri diritti –sottolinea Piero Santonastaso dell’ufficio stampa della sigla sindacale– inoltre le motivazioni addotte dal ministro per precettare i lavoratori sono  limitative del diritto di sciopero e delle garanzie previste dalla legge in materia di libertà sindacale oltre che pretestuose. Tra le cause indicate nel provvedimento che ha portato alla decisione di rinviare e agitazioni è stata, infatti, tra l’altro indicata la necessità di non pregiudicare lo svolgimento della Ryder Cup di Golf a Guidonia. Ragioni di tipo locale che non giustificano comunque a nostro giudizio l’estensione della precettazione a livello nazionale. Di qui la decisione di Usb di fissare al 9 ottobre una nuova data con l’augurio che, questa volta, il governo non trovi ulteriori pretesti per negare i diritti dei lavoratori  “.

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