Enrica Bonaccorti dopo l’operazione al cuore: “Controllatevi quanto più potete”

Dopo aver rischiato grosso Enrica Bonaccorti racconta il dramma vissuto in un post affidato ai suoi social. La conduttrice e opinionista spiega quanto sia stato importante intervenire in tempo

Enrica Bonaccorti dopo l'operazione al cuore:
Enrica Bonaccorti nella foto postata sulla sua pagina Facebook

Enrica Bonaccorti ha aggiornato i suoi follower sul perché non avesse scritto più nulla sui social dal mese di luglio. E lo ha fatto tramite la sua pagina Facebook in cui rivela di essere stata male.

La conduttrice spiega cosa le è accaduto e il dramma vissuto, il pericolo corso e la scoperta accidentale che le ha salvato la vita.

Dopo aver rischiato grosso Enrica Bonaccorti racconta il dramma vissuto in un post affidato ai suoi social. La conduttrice e opinionista spiega quanto sia stato importante intervenire in tempo

Sono diversi i nomi noti che la salutano e le rivolgono parole di incoraggiamento e pronta guarigione. Tra questi Sandra Milo, Alessandra Canale, Barbara de Rossi, Benedicta Boccoli, Laura Lattuada. E poi tantissime persone che le esprimono la propria vicinanza.

Amici miei cari, carissimi, non ho più postato nulla da metà luglio -scrive la Bonaccorti –  e non perché fossi in vacanza in qualche isola sperduta o perché avessi deciso di troncare i miei rapporti con voi. Al contrario, vorrei che quello che è successo a me, un’operazione improvvisa a cuore aperto, lasciasse una traccia di conoscenza in tutti quelli che mi leggono, perché io non avevo nessuna fitta al cuore, non avevo alcun dolore”.

La conduttrice ricostruisce quanto le è accaduto e spiega quanto sia importante la prevenzione e l’attenzione a determinati segnali.

I miei sintomi – racconta- erano solo una grande stanchezza e davvero poco fiato, che imputavo a un po’ di depressione e soprattutto all’età, mentre mia figlia Verdiana continuava a ricordarmi quanto fosse in forma la Milo che è ben più grande di me”.

Nel suo racconto spiega che i medici, dopo i controlli, le dicono che aveva le arterie ostruite. “Un paio di mesi e potevo andarmene – dice – Prima pensano a degli stent, ma non bastano. Servono 4 bypass, prendere le vene dalle gambe per ricostruire un percorso alternativo che porti il flusso sanguigno al cuore”.

Viene sottoposta così ad un’operazione a cuore aperto di 8 ore, a cui seguirà una lunga riabilitazione.

“Mi sono sempre sentita in mani capaci e affettuose, non sarò mai abbastanza grata al prof. Massetti e a ogni singolo infermiere/a che si è preso cura di me. Iniziato alla Paideia, poi alla Mater Dei, tanto al Policlinico Gemelli, fino all’ARS bio Medica, ultimo passaggio di questo lungo percorso, dove il prof Mancone con la riabilitazione e il dott Chiariello, il principe della mia ricostruzione sullo sterno, mi stanno aiutando a tornare da voi. Fate tesoro della mia esperienza, controllatevi quanto più potete, sperando soprattutto che abbiate la stessa fortuna che ho avuto io”.

Ma cosa accade dopo questa rivelazione?

Il giorno successivo a questo post, Enrica Bonaccorti ne scrive un altro per rispondere a chi, nei commenti, aveva fatto riferimenti ai vaccini. Qui i follower si dividono e torna la netta separazione tra chi è a favore e chi contro il vaccino. Una querelle infinita, che continua a tenere banco.

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al racconto della mia avventura clinica, un racconto didascalico, “pari pari” per far capire bene quanto e come è successo , e spingere tutti ai controlli. Leggo che c’è chi fa riferimento ai vaccini, e avendo io fatto le quattro dosi prescritte, stamani mi sono voluta informare coi medici che mi hanno operato. La risposta è stata che nel mio caso c’erano molti fattori slegati al vaccino, sono stata una forte fumatrice dai 16 anni fino a tre mesi fa, non ho mai fatto attività fisica e la genetica familiare mi portava in quella direzione. In più mi hanno spiegato che il mio muscolo-cuore stava bene, ma il colesterolo mai controllato aveva invaso le arterie. Penso che credere a grandi esperti come il prof Massetti e il dottor Lauria, sia davvero più saggio che dar retta a chi invoca i vaccini come causa di ogni male. Poi ognuno la pensi come vuole. State bene”.