Roma, uccise il datore di lavoro: condannato a 23 anni

Il datore di lavoro lo aveva licenziato accusandolo di furto e lui si è vendicato: ora la condanna

Palazzo di giustizia
L'ingresso di piazzale Clodio

È stato condannato a 23 anni di carcere l’uomo che il 22 giugno del 2021 ha ucciso a coltellate il suo ex datore di lavoro dopo essere stato licenziato dall’autolavaggio in cui lavorava. Il datore di lavoro lo aveva accusato del furto di 10 euro.

Il datore di lavoro lo aveva licenziato accusandolo di furto e lui si è vendicato: ora la condanna

La sentenza è stata emessa oggi, 20 settembre, dai giudici della Terza Corte d’Assise di Roma che hanno condannato a 23 anni di carcere Suren Grigoryan, il 28enne di origini armene accusato di aver ucciso, il 22 giugno 2021, pugnalando più volte al collo il suo ex datore di lavoro nei pressi della fermata della metropolitana “San Giovanni” su via Appia Nuova, a Roma.

Per il 28enne, il pm di Roma Erminio Amelio aveva chiesto una condanna a una pena più severa, 28 anni.

L’imputato, che lavorava in un autolavaggio, era stato licenziato perché accusato dal datore di lavoro di essersi impossessato del ricavato del lavaggio di un’auto, una decina di euro.

La vittima, titolare dell’attività, un cittadino iracheno Khaled Bilal Ahmed. A condurre le indagini dopo l’omicidio sono stati i poliziotti della Squadra Mobile che sono subito risaliti all’assassino grazie ai filmati di alcune telecamere di videosorveglianza che ripresero i momenti della brutale aggressione.

Grigoryan venne arrestato a Napoli, sperava di fuggire.

Il brutale omicidio

Era stato il socio di Khaled Bilal Ahmed ad indirizzare gli inquirenti verso la pista giusta: interrogato, aveva raccontato degli ammanchi di cassa e della decisione di licenziare – senza denunciarlo – l’operaio armeno che aveva sempre continuato a negare di aver rubato.

Il brutale sgozzamento a colpi di coltello era stato ripreso da un sistema di videosorveglianza. Nelle immagini – finite poi agli atti – si vedono due persone – il datore di lavoro e l’ex dipendente – parlare sul marciapiede vicino alla stazione della metropolitana, poi all’improvviso il secondo colpisce l’altro con un coltello tirato fuori dalla tasca dei pantaloni. Annunciato come un incontro chiarificatore si è trasformato in una trappola.