Roma, vipera muore durante la cattura: caccia ai suoi “cuccioli”

La vipera, una femmina adulta, avrebbe dato alla luce di recente dei cuccioli

La vipera trovata a Labaro

Allarme vipera, anzi vipere a Labaro. Nella mattinata di ieri, lunedì 18 settembre, degli abitanti hanno trovato un serpente vicino casa e sospettando che fosse una vipera, in attesa dell’identificazione e dell’eventuale cattura, l’hanno coperta con un secchio. Tanto è bastata per ucciderla. Ora è caccia aperta ai suoi “cuccioli”.

La vipera, una femmina adulta, avrebbe dato alla luce di recente dei cuccioli

Dai primi accertamenti dell’appassionato naturalista di Morlupo Andrea Lunerti la vipera avrebbe dato alla luce nelle scorse settimane dei piccoli.

Una donna, durante l’intervento, ci ha riferito di aver notato uno vicino a un centro sportivo. Potrebbe trattarsi di uno dei cuccioli? Non lo sappiamo. Di certo bisognerà usare accortezza. E soprattutto non ripetere la modalità di cattura. La vipera esposta al sole sotto un secchio infatti è morta. Purtroppo quando sono arrivato l’ho trovata in quella condizione”, spiega Lunerti.

L’appassionato di animali dice di aver ricevuto la segnalazione mentre era impegnato in un servizio di rimozione di un nido di vespa orientalis a San Pietro. “Avrò impiegato una quarantina di minuti. La vipera, al mio arrivo, era già praticamente morta. Peccato. Era una femmina adulta molto bella, e mostrava sull’addome i segni di una recente gravidanza. Ora in caso di avvistamento dei cuccioli bisognerà usare massima attenzione”.

Lunerti esclude che l’animale abbia subito anche maltrattamenti. “Non c’erano segni sul corpo altrimenti avrei dovuto riferire per iscritto ai carabinieri forestali. Si è trattato solo di una tragica fatalità. Chi ci ha segnalato la vipera aveva intenzione di salvarla ma purtroppo quella del secchio non è la soluzione giusta“. I primi di agosto, a Roma, un biacco scambiato per una vipera è stato ucciso a bastonate

Cosa fare in caso di avvistamento

Secondo l’erpetologo Nicolò Borgianni, (laurea magistrale in biodiversità e gestione degli ecosistemi, project manager del progetto “i rettili del parco dei Monti Simbruini”, attualmente vulture field officer di Rewilding Apennines) la vipera trovata morta era un esemplare di Vipera aspis femmina.

Si tratta – spiega Borgianni – di una specie ovovivipara: le uova si sviluppano e schiudono all’interno del corpo della madre. Gli accoppiamenti avvengono in primavera, tra marzo e aprile. I piccoli nascono tra agosto e settembre da un minimo di due al massimo di una dozzina, quindi è possibile che abbia dato alla luce dei piccoli. In questo periodo si può assistere anche a un secondo periodo di accoppiamento”.

L’esperto in caso di avvistamento di una vipera in ambiente naturale consiglia di “rimanere a distanza e se possibile prendere una strada alternativa per passare oltre, se in ambiente urbano (ad esempio all’interno dell’abitazione o del giardino) se possibile contattare personale competente per la traslocazione“.

Si tratta – aggiunge Borgianni – comunque di animali che preferiscono sempre la fuga e che attaccano solo se non hanno alternative, il veleno inoltre è per loro estremamente prezioso e se possibile evitano di sprecarlo. L’essere umano ovviamente non costituisce una preda potenziale per loro ma soltanto un possibile predatore”.