Roma, pensionato sotto estorsione: taglieggiato per vivere tranquillo

Il pensionato ricattato e taglieggiato: in manette per estorsione un ventenne

I carabinieri di Piazza Dante

Ogni giorno sottoposto a una richiesta di denaro: dieci, venti euro alla volta. E’ la somma che un pensionato romano di 72 anni si è ritrovato a pagare per mesi per poter entrare ed uscire con tranquillità dalla sua abitazione. Per evitare ricatti e minacce. Ieri però per uno dei suoi taglieggiatori sono scattate le manette: voleva cento euro.

Il pensionato ricattato e taglieggiato: in manette per estorsione un ventenne

I carabinieri della Stazione di Roma Piazza Dante hanno arrestato un 25enne romano, con precedenti e senza fissa dimora, gravemente indiziato del reato di estorsione aggravata in concorso.

Dopo essere venuti a conoscenza che un anziano era vittima di richieste estorsive da svariati mesi, con cadenza quotidiana, da parte di due soggetti, i carabinieri hanno predisposto un mirato servizio di osservazione proprio sotto la sua abitazione.

Ieri mattina, poco prima delle 8, i militari hanno notato la vittima, un 72enne in cura presso il Cim di Roma, uscire dal portone del palazzo ed essere subito bloccato dal 25enne che, con minacce e violenza, lo costringeva a consegnargli il denaro in suo possesso, circa 20 euro, a fronte di una richiesta di 100, che la vittima non ha potuto soddisfare per la mancata disponibilità.

I militari sono intervenuti immediatamente e lo hanno bloccato, identificando anche una donna che era rimasta seduta poco distante, su cui sono in corso indagini.

Lo scippatore linciato

Ieri pomeriggio, al Quarticciolo, a “difendere” una pensionata di 90 anni appena scippata sono intervenuti direttamente un gruppo di abitanti che hanno preso a calci e pugni il ladro dopo averlo rincorso per strada.

L’uomo è stato poi consegnato ai carabinieri della compagnia Casilina da una fronda meno manesca. “Così lo uccidete”, avevano detto alcuni abitanti bloccando i giustizieri.

Lo scippatore un indiano di 36 anni oggi processato per direttissima. Il giudice lo ha liberato e disposto contestualmente il divieto di dimora a Roma.