Ostia, va in spiaggia e gli rubano apparecchio salvavita: l’appello della mamma

Accorato appello via web a chiunque ritrovi un apparecchio salvavita per l'infusione di insulina rubato in spiaggia sul Lido

E’ un appello accorato quello che Michela, mamma di Salvatore (nome di fantasia), lancia via Facebook dopo l’incredibile furto di un apparecchio salvavita subito sulla spiaggia di uno stabilimento di Ostia Lido. E’ accaduto tutto in una manciata di secondi, giovedì scorso 17 agosto, verso le 18.30 quando, una coppia di male intenzionati, si è avvicinata allo zaino del ragazzo per impossessarsi di danaro o di altri oggetti rivendibili. Non avendo trovato all’interno del contenitore, in cui erano riposti i vestiti, un paio di occhiali, uno strumento per la misurazione del tasso di zuccheri nel sangue e nient’altro di apparentemente utile, i due hanno pensato bene di rubare un congegno elettronico per la microinfusione di insulina. Il ragazzo, 18 anni appena compiuti, soffre, infatti, di diabete.

Accorato appello via web a chiunque ritrovi un apparecchio salvavita per l’infusione di insulina rubato in spiaggia sul Lido

L’incredibile furto è avvenuto mentre Salvatore si trovava in compagnia di amici sulla spiaggia dello stabilimento Bahia in largo delle Sirene a Ostia Lido. La bella giornata di sole era quasi arrivata al volgere del tramonto quando i ragazzi hanno deciso di concedersi un altro bagno, hanno raccolto all’interno di un’unica borsa tutti i loro oggetti di valore e l’hanno consegnata in custodia al bagnino.

All’appello mancava solo il diffusore di Salvatore che, dovendolo indossare in modo continuo, lo ha riposto nel suo zaino proprio al momento di entrare in acqua, certo che quell’apparecchio di uso così personale non interessasse ad alcuno. Purtroppo si sbagliava.

Anche se non poteva essere scambiato per un cellulare, oppure per un dispositivo ad alta tecnologia di comune utilizzo, gli autori del furto hanno fatto male i propri conti perché la pompa insulinica Tandem T Slim in dotazione al giovane diciottenne ha un mercato circoscritto e viene fornita dal Servizio Sanitario Nazionale a chi la utilizza per motivi di salute. Non è certo un Iphone di largo consumo.

Nonostante non abbia un valore di mercato di immediata realizzazione, il microinfusore per chi soffre di diabete come Salvatore rappresenta un insostituibile strumento salvavita, sia perché previene valori glicemici bassi grazie a un sistema integrato di monitoraggio, sia perché dispone di una funzione che consente di aggiornarlo da remoto.

Secondo quanto si è potuto ricostruire, due persone, forse stranieri, si sono avvicinate con circospezione allo zaino frugando tra gli effetti personali lasciati da Salvatore e hanno iniziato a correre non appena individuati da altri due giovani che hanno provato a inseguirli per recuperare il maltolto.

Probabilmente il fatto che il dispositivo dotato di tecnologia touchscreen deve aver fatto pensare agli autori del furto di essere riusciti a mettere le mani su qualcosa di prezioso tanto che lo zaino, una volta aperto, è stato lanciato sulla spiaggia.

Per Salvatore, accortosi subito dopo il bagno del furto del microinfusore, è stato uno shock. Il dispositivo deve essere, infatti, installato in modo permanente ed è tarato per somministrare insulina ogni volta che ce ne è bisogno. E’, a tutti gli effetti, qualcosa di molto personale oltre che di decisivo per evitare il rischio di cadere in coma e anche di morire. Più che di un furto si è trattato di una vera e propria menomazione a fronte della quale la sottrazione di qualsiasi tipo di cellulare sarebbe stato addirittura auspicabile.

Dopo il furto la denuncia ai carabinieri e la richiesta prontamente evasa dalla Asl Roma 3 di fornire al ragazzo un nuovo microinfusore

Poi la chiamata di urgenza alla mamma che lo ha recuperato per attivare immediatamente la terapia sostitutiva quando la glicemia era già alta, anche a causa dello stato di forte agitazione in cui era caduto Salvatore.

In serata Michela e il figlio si sono presentati alla caserma dei Carabineri di Casal Palocco, il quartiere in cui abitano anche nella speranza che l’apparecchio possa essere ritrovato. E’, infatti altrettanto certo, sottolinea la donna, che i due ladri devono essersi abbastanza rapidamente accorti di aver rubato un oggetto non rivendibile, anche perché contrassegnato da un serial number di identificazione, ed è, perciò, presumibile che abbiano deciso di disfarsene gettandolo da qualche parte.

Di qui l’appello fatto via Facebook a chiunque dovesse ritrovarlo, con preghiera di avvisare i legittimi proprietari oppure di consegnarlo alle forze dell’ordine.

Intanto, grazie alla pronta risposta delle strutture sanitarie competenti, è stato avviato l’iter che consentirà a Salvatore di avere, già da lunedì della prossima settimana, un altro microinfusore con la possibilità di riprendere la terapia alla quale il suo organismo si è da tempo abituato.

Il mio ringraziamento va ai due ragazzi che hanno cercato di sventare il furto -dice Michela- ma anche a Movi, la casa produttrice del dispoistivo, e al presidio farmaceutico dell’ospedale Grassi di Ostia, Asl Roma 3, che si sono attivati immediatamente per consentire a mio figlio di tornare a curarsi nel modo più idoneo“.