Ladispoli, ricercato dalla Polizia finge di essere il gemello: gli agenti non ci cascano

Fermato a Ladispoli si spaccia per il fratello gemello per evitare la cattura: accertamenti della scientifica fanno cadere la maschera di un latitante 

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Era ricercato da mesi dalla Polizia di Stato il pericoloso cittadino dell’Est Europa che era finito a Ladispoli dopo essere sfuggito all’arresto, dopo la una condanna di restrizione nel carcere di Civitavecchia. L’escamotage per farla franca era stata la dichiarazione di un’incredibile somiglianza con il suo fratello gemello delinquente, per il quale veniva sistematicamente scambiato.

Fermato a Ladispoli si spaccia per il fratello gemello per evitare la cattura: accertamenti della scientifica fanno cadere la maschera di un latitante

Sono stati gli uomini della Volante di Polizia di Stato in servizio di controllo sul litorale romano per il weekend di Ferragosto da bollino rosso sul fronte presenze e reati, a fermare e mettere le manette ai polsi ad un pericoloso malvivente dell’est europeo, condannato e ricercato da tempo.

Il latitante di 44 anni di cittadinanza bulgara, si era “nascosto” a Ladispoli da mesi, e proprio in questa località balneare sul litorale nord della costa laziale, sarebbe stato intercettato la notte scorsa dagli agenti di una Volante del Commissariato di Polizia di Stato del posto.

Quando gli uomini della Polizia lo hanno raggiunto, il ricercato avrebbe rimesso in piedi il teatrino dell’errore e dello scambio di persona da parte della forze dell’ordine, con il suo identico fratello gemello – quello “cattivo” e latitante.

Una scusa che in una precedente occasione, quando era già ricercato, lo aveva aiutato a confondere le acqua durante un altro controllo delle forze dell’ordine, riuscendo ad attenere di essere lasciato andare.

Stavolta però le cose sono andate diversamente, quando i due agenti operanti in servizio, diretti dal Vice Questore dott. Paolo Delli Colli, notando l’insofferenza e l’agitazione di un soggetto fermato, hanno voluto vederci chiaro.

Il 44enne astutamente, aveva infatti cercato di nuovo di sottrarsi all’arresto con la scusa “perfetta” della somiglianza con un presunto fratello gemello, ma stavolta i poliziotti  del Commissariato non si sono fatti ingannare ricorrendo a più approfonditi controlli della Scientifica, che hanno consentito di accertare che la vera identità dell’arrestato corrispondeva a quel del pericolosi latitante dell’est.

L’uomo è stato dunque tratto in arresto, così da poter dare esecuzione all’ordine emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, che aveva richiesto per il 44enne bulgaro la misura di restrizione nella casa circondariale di Civitavecchia.