Reazione a Catena, scatta la censura: cos’è successo ai campioni Dai e Dai. Liorni incredulo

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Liorni incredulo a quanto detto dal trio Dai e Dai - Canaledieci.it

Scatta la censura per una puntata di Reazione a Catena. Durante il gioco de L’intesa vincente il trio campione in carica dei Dai e Dai, hanno tentato di indovinare una parola con una frase “politicamente scorretta”. 

Siparietto curioso durante una puntata di Reazione a Catena. Marco Liorni con uno sguardo incredulo, ha ripreso i campioni dei Dai e Dai che hanno tentato di indovinare una parola utilizzando una frase “politicamente scorretta”. Ma cosa è successo di preciso? Quali sono state le parole che hanno portato gli autori a far scattare la tagliola e a bippare il dialogo?

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Imbarazzo durante Reazione a Catena per i Dai e Dai – Canaledieci.it

Il termine da indovinare era “borsetta”. I Dai e Dai hanno costruito la frase facendo riferimento allo scippo. Questo è ciò che è stato censurato con il bip: “Cosa”, “Piccoletta”, “Prendi”, “Alla”, “Vecchietta”. Insomma, il trio ha provato a indovinare la parola facendo riferimento ad un reato. L’episodio non ha ottenuto il via libera dalla Rai. Infatti il quiz show è registrato ed è per questo che si può intervenire in post produzione con la censura.

Marco Liorni è subito intervenuto dopo che il trio ha dato la risposta corretta. “Ma che cosa state dicendo? Sono parole che non si possono usare, purtroppo perdete un punto”, ha sottolineato il conduttore incredulo da quanto era appena successo.

Reazione a Catena, scatta la censura e i Dai e Dai chiedono scusa

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Reazione a Catena con Marco Liorni – Canaledieci.it

I concorrenti hanno immediatamente capito quanto sostenuto da Marco Liorni e si sono scusati. Tuttavia i Dai e Dai si sono nuovamente confermati campioni, arrivando al gioco finale nonostante la penalità.

Durante Reazione a Catena le penalità non sono un’eccezione. Ne L’intesa vincente succede che i concorrenti possano nominare accidentalmente dei brand, dimenticandosi dei divieto. Anche in questi casi scatta il bip, in modo da evitare casi di pubblicità occulta. Quel che però è avvenuto nella puntata trasmessa il 15 agosto 2023 con il riferimento ad un reato non era mai accaduto.