Via dalla pazza folla di Ferragosto: 5 posti da godere vicino Roma

Gita di Ferragosto in cerca di relax tra luoghi nascosti nella natura e ville storiche con giardini e fontane: scopri dove si trovano vicino Roma

Ferragosto tempo di vacanze ma soprattutto di relax, un valore da ritrovare anche vicino alla Capitale, dove “nascosti” in ogni angolo di natura e di storia, ci sono tanti gioielli da visitare proprio quando gli si può concedere il giusto tempo di una visita, o di una lunga passeggiata.

Gita di Ferragosto in cerca di relax tra luoghi nascosti nella natura e ville storiche con giardini e fontane: scopri dove si trovano vicino Roma

Ferragosto è il giorno giusto per visitare alcune meraviglie del Lazio in cui regna la bellezza e pace a pochi km da Roma. Anche se è difficile scegliere tra i tanti luoghi del cuore, ce ne sono cinque più o meno conosciuti, che meritano di far parte delle migliori mappe per la piccola vacanza perfetta, quantomeno per il ristoro della mente, se non del corpo, che però si può dedicare ad una sana attività di trekking.

Dalla Cascata della Mola a Formello, alle Grotte dell’Arco di Bellegra, al borgo di Cervara di Roma, porta d’accesso al Parco dei Monti Simbruini, fino all’arcinota Villa d’Este a Tivoli e il Laghetto di San Benedetto a Subiaco, c’è solo da scegliere dove andare senza spostarsi troppo dalla Capitale.

Cascata della Mola di Formello

Nella Valle del Sorbo, Sito di Interesse Comunitario confidando in una splendida giornata di Ferragosto, è possibile ammirare la meravigliosa Cascata della Mola di Formello, gioiello incastonato nel Parco di Veio e tra i siti in assoluto più vicini alla Capitale, da dove percorrendo meno di 10 km dal Grande Raccordo Anulare, si raggiunge questo capolavoro naturale.

Per arrivare una volta giunti a Formello, bisognerà prendere la strada che porta al santuario di Santa Maria del Sorbo, e ai lati dei pascoli accanto ad una grossa scultura di ferro inizia la discesa nella valle sottostante fino a che il rumore dell’acqua del torrente Crèmera non suggerirà il percorso fino alla vista della cascata. Per informazioni.

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Cascata della Mola (Fonte Instagram)

La Grotta dell’Arco

Anche in questo caso si tratta di uno spettacolo unico in provincia di Roma, è in particolare nella Località Le Cese a Bellegra, dove l’accesso è possibile anche ai disabili.

Si è formata grazie ad un emissario sotterraneo proveniente dalla valle del Pantano, sviluppandosi sia in lunghezza che in l’ampiezza con alcune grandi sale, dove è possibile ammirare le più importanti formazioni carsiche ipogee del Lazio.

Il fascino della Grotta dell’Arco lunghe circa 1 km e che raggiungono procedendo verso Est da Bellegra, è rappresentato anche dalla presenza eccezionale di epigrafi risalenti al periodo preistorico, mentre tutt’intorno è possibile ammirare la grande ricchezza di stalattiti, stalagmiti, pozzetti e stanze per l’osservazione della fauna tipica di questo ambiente, pipistrelli, anfibi. All’esterno una bella vegetazione rigogliosa con un ponte caratteristico e a pochi metri dall’accesso, l’arco naturale che da il nome al sito. Per informazioni.

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Interno delle Grotte dell’Arco – foto dal sito web ufficiale

Una gita a Cervara di Roma borgo autentico d’Italia nel Parco dei Monti Simbruini

Per chi ama i borghi, una gita è d’obbligo a Cervara di Roma, il borgo laziale nell’elenco dei borghi autentici d’Italia immerso nel Parco Naturale dei Monti Simbruini.

Da oltre due secoli questo splendido luogo è meta di artisti che provengono da tutto il mondo, una scia del Grand Tour praticamente mai interrotta dal 1800 in queso luogo caro anche al Maestro Ennio Morricone. Il borgo di Cervara di Roma, dove risiedono meno di 500 è il posto perfetto per rilassarsi e godere di un magnifico panorama con il fresco dei suoi quasi 1000 metri sopra il livello del mare.

Alla visita del borgo sarà bello poi far seguire quella nel parco naturale regionale dei Monti Simbruini, di cui Cervara è praticamente l’accesso principale. Nell’area del parco di quasi 30mila ettari, è possibile percorrere e ammirare con rispetto e attenzione i lunghi sentieri in cui sono presenti tantissime varietà di funghi commestibili e frutti del sottobosco tra cui ribes, mirtilli rossi, lamponi e fragole, nutrimento per tanti animali che dimorano tra gli alberi, per lo più cervi, caprioli, volpi, tassi e donnole. Per informazioni.

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L’ Area faunistica del Cervo – Località Prataglia, frazione di Cervara di Roma (sito ufficiale)

Nella Villa d’Este di Tivoli, una passeggiata tra le fontane di giochi d’acqua

La villa d’Este di Tivoli non è certo un luogo nascosto del Lazio, ma una villa straordinaria del Rinascimento italiano inserita nella lista dei patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Soprattutto i suoi giardini sono da visitare in estate, la stagione che più di ogni altra fa riscoprire il benessere che questo capolavoro dell’architettura e dell’ingegneria è capace di trasmettere con le fontane di giochi d’acqua nel paesaggio creato ad arte, tanto da meritare la corona di “giardino all’italiana” più bello d’Europa.

Fu costruita per volontà del Cardinale Ippolito II d’Este, governatore di Tivoli e figlio di Lucrezia Borgia, e grazie all’opera dell’architetto Pirro Logorio che a partire dal 1550 vi lavorò per quasi 20 anni, attingendo direttamente dal fiume Aniene attraverso un canale sotterraneo per realizzare le numerose fontane che oggi si possono ancora ammirare. Per informazioni.

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Giardini di Villa d’Este – foto di Elisa Palchetti – canaledieci.it

Il Laghetto di San Benedetto a Subiaco

Altro luogo da non perdere o da segnare sulla mappa dei siti naturali dove ritemprarsi dal caos cittadino, è il laghetto di San Benedetto che si trova in prossimità della Villa di Nerone, sulla riva sinistra dell’Aniene.

Si tratta di una piccola caletta naturale ma è un incanto di colori tanto che è stata soprannominata le Maldive del Lazio, e dove finisce il getto di una splendida cascata prodotta dal fiume Aniene, e sgorgando da un contesto naturale unico.

Per arrivarci bisognerà superare i ruderi della Villa di Nerone e proseguire in direzione dei Monasteri Benedettini. Da quel punto si dovrà prendere la strada a destra che scende fino a costeggiare il corso dell’Aniene, e dopo un’area pic-nic parte il vero e proprio sentiero che porta al laghetto. Per informazioni.

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Nella foto il laghetto di San Benedetto a Subiaco (fonte Instagram)