Roma, rubava defibrillatori presenti all’interno delle stazioni metro: 36enne arrestato

L'uomo è stato sorpreso in flagranza di reato dopo aver appena rubato un defibrillatore ed era in possesso di un altro apparecchio salvavita, sottratto il giorno precedente

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Roma: i carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato un 36enne romano, disoccupato e con precedenti, perchè gravemente indiziato del reato di furto aggravato, relativamente al furto di due defibrillatori dalle teche posizionate nelle fermate della linea metro linea C.

L’uomo è stato sorpreso in flagranza di reato dopo aver appena rubato un defibrillatore ed era in possesso di un altro apparecchio salvavita, sottratto il giorno precedente

I militari dell’Arma si sono attivati, dando il via alle indagini, dopo che erano arrivate varie denunce dell’Atac relativamente al furto di vari defibrillatori, ciascuno del valore di 2mila euro, rubandoli da varie fermate della metro.

Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, ieri, 7 agosto, i carabinieri hanno arrestato l’uomo, che si stava aggirando vicino alla fermata metro di Torre Maura e stava andando via dopo aver appena rubato un altro defibrillatore.

Sorpreso dunque l’indagato in flagranza di reato, lo hanno pedinato fino alla stazione Termini, dove lo hanno bloccato, identificato e arrestato.

Durante l’arresto, oltre al dispositivo appena rubato alla fermata di Torre Maura, l’uomo è stato trovato in possesso anche di un altro defibrillatore, anche questo risultato rubato la mattina precedente, preso all’interno della fermata metro C “Finocchio”.

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Gli apparecchi sono stati poi restituiti all’azienda Atac che ha presentato formale denuncia-querela.

L’arresto è stato convalidato quando l’uomo è stato successivamente portato al tribunale romano di piazzale Clodio, con il 36enne che è stato colpito dal provvedimento che gli impone l’obbligo di dimora a Zagarolo, suo comune di residenza alle porte di Roma, con l’ulteriore ordine da parte delle forze dell’Autoritaria di dover restare dentro casa in orari stabiliti.

Come sempre precisiamo ai nostri lettori che ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che dunque ogni indagato va attualmente considerato come presunto innocente, in attesa di una definitiva sentenza di condanna irrevocabile, con le prove che si formeranno nel corso del processo.