Nettuno, nuoto pinnato: Martina Screti supera paure e avversari nella traversata dello Stretto

Martina è una ragazza speciale che ha battuto le sue paure e gli altri concorrenti nella traversata dello Stretto di Messina

Nettuno, nuoto pinnato: premiata Martina Screti per traversata sullo stretto
Nella foto Martina Screti impegnata nella traversata dello stretto

“In mezzo a tanti pesci, meduse, delfini e a correnti molto, molto forti. E’ stato bellissimo, 5000 metri nuotando senza fermarsi mai”. Scriveva questo Martina Screti, 18 anni, nuotatrice di Nettuno, sulla pagina Facebook che cura e dove annota le sue imprese. Poco più di un mese fa ha preso parte alla traversata dello stretto di Messina. E ha vinto paure e avversari.

Martina è una ragazza speciale che ha battuto le sue paure e gli altri concorrenti nella traversata dello Stretto di Messina

A raccontarci questa avventura è Mauro, il papà.  “Martina è una ragazza autistica. Questa gara avrebbe dovuto farla già lo scorso anno – spiega – ma io avevo paura. Essendo di Nettuno il mare lo conosco bene e, in più, c’erano i pericoli legati allo stretto e alle correnti per cui alla fine abbiamo deciso di non farla. Lei però si era messa in testa di partecipare e si è allenata per questo. Ha gareggiato con ragazzi normodotati, non con disabili, ed è giunta settima assoluta su trenta partecipanti”.

Oggi è stata ricevuta in Comune dalla Commissione Straordinaria formata dal Prefetto Antonio Reppucci, dal viceprefetto Tania Giallongo e dal dirigente Gerardo Infantino. Accompagnata da papà Mauro, Martina ha ricevuto un riconoscimento per l’impresa che ha compiuto lo scorso giugno.

Nettuno, nuoto pinnato: premiata Martina Screti per traversata sullo stretto
La foto dell’omaggio assegnato dal Comune a Martina Screti

Una ragazza speciale che ha nuotato con i delfini

“Il bel risultato conseguito  –  affermano dalla Gestione Commissariale di Nettuno – ha inorgoglito la Città che ha commentato molto entusiasticamente l’impresa della diciottenne, verace testimonianza di impegno, passione, entusiasmo che, come nel caso in specie, può spingere verso mete che possono apparire velleitarie o temerarie, persone speciali come Martina”.

Per esplorare i fondali e le correnti, e quindi per fare degli allenamenti mirati lungo lo stretto, il gruppo è sceso cinque giorni prima. Martina era preparata al meglio per affrontare l’impresa che, come specifica Mauro Screti, non era legata alla posizione in classifica bensì al completamento del percorso. Martina, invece, con la sua caparbietà, ha messo l’impegno massimo ottenendo anche un ottimo piazzamento finale e ha chiuso il percorso in 1h e due minuti.

Si tratta – racconta il papà – di una gara che prevede un numero massimo di partecipanti in quanto ciascuno ha una barca al seguito. In linea d’aria sono 3 km e mezzo ma si devono assecondare le correnti per cui bisogna essere pronti a nuotarne anche cinque perché non si procede in linea retta. Martina ha nuotato per circa 4,2 km e, fatto quanto mai singolare, accanto a lei per circa 6 minuti hanno nuotato due delfini”.

La ragazza, che a settembre frequenterà la classe quinta del liceo artistico, ha iniziato a fare nuoto a 4 anni come terapia. Gareggia nei circuiti paralimpici di nuoto, con la polisportiva Hyperion, e nuoto pinnato, con l’Aprilia Sporting Village. La gara sullo stretto rientrava nel calendario della Federazione di nuoto pinnato.

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Martina Screti in acqua nello stretto di Messina

Nelle settimane scorse, appena rientrati dalla competizione, ha preso parte ai Campionati italiani assoluti di nuoto che si sono svolti a Terni, arrivando seconda nei 200 stile, a mezzo secondo dalla prima, e terza nei 200 misti.

Un periodo di grandi risultati, visto che in bacheca negli ultimi mesi ha potuto mettere anche tre medaglie d’oro nei campionati giovanili.

Non è escluso che, in futuro, non riesca ad entrare nel giro della Nazionale paralimpica.

Le possibilità potrebbero arrivare proprio dal nuoto pinnato, disciplina in cui lei ha vinto tantissimo e che, se dovesse confermare gli attuali tempi, potrebbe portarla tra le azzurre.