Granchio blu: Governo stanzia fondi per lo smaltimento e prevede nuove misure

Una specie aggressiva, terrore dei mari e dei pescatori

Granchio blu, nasce a Sabaudia un osservatorio sul fenomeno

Contro le difficoltà, e soprattutto le conseguenze, scatenate dalla presenza del granchio blu arrivano le misure del Governo.

Sono contenute nel Decreto Omnibus, che ha autorizzato un esborso di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura e allo smaltimento della specie.

Una specie aggressiva, terrore dei mari e dei pescatori

Immediatamente riconoscibile in quanto caratterizzato dall’inconfondibile colore, questo granchio crea grossi problemi sia dal punto di vista dello smaltimento che sull’ecosistema marino minacciandone l’equilibrio.

“Interveniamo –ha spiegato il Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida- sul settore della pesca per alleviare le criticità indotte da una proliferazione esponenziale del granchio blu, un granchio particolarmente aggressivo giunto da altri mari nell’Adriatico e in parte del Tirreno”.  

ll granchio blu, o granchio reale blu, è appunto una specie aliena per il Mar Mediterraneo, originaria delle coste atlantiche dell’America. Può raggiungere anche il chilo di peso. La sua presenza crea effetti devastanti.

Negli ultimi due anni si  è diffuso in maniera esponenziale e capillare lungo le coste e negli ambienti lagunari attaccando, in particolar modo, ostriche, cozze e vongole veraci, uova, molluschi e pesci.

Danni notevoli li stanno rilevando i pescatori e sono principalmente quelli alle attrezzature. Il granchio blu, infatti, distrugge le reti e le nasse di piccole dimensioni.

Una situazione che sta peggiorando e contro cui il Governo si è attivato con uno stanziamento di fondi. Anche perché in alcune zone d’Italia il fenomeno sta assumendo le proporzioni di una vera e propria calamità naturale, mettendo a rischio l’economia ittica.

“Oltre ad aiuti per lo smaltimento dell’animale che finora aveva dei costi per le aziende prevediamo anche altri interventi per mettere la filiera a riparo, nei prossimi anni, in termini strategici da un’evoluzione ancora più rischiosa di questo animale”, ha concluso il Ministro.

Il prossimo passo del Governo sarà quello di vagliare le possibili modalità di commercializzazione del granchio blu pescato. In questo modo, oltre a salvaguardare la biodiversità, si avrebbe anche un ritorno economico prelevando l’animale e alleviando la situazione nei nostri mari, riducendone la presenza.