Questa domenica, 6 agosto, si è consumata una tragedia con alcuni tratti ancora misteriosi: sul monte Terminillo, durante un’escursione, ha perso la vita l’ex cancelliere del tribunale di Rieti Marcello Moroni, che si sarebbe sentito male fino ad accasciarsi al suolo e a nulla purtroppo è servito il tempestivo intervento del Soccorso Alpino, arrivato sul posto con diverse squadre, non appena segnalata la scomparsa dell’uomo.
L’uomo è deceduto durante un’escursione in comitiva domenicale sul Monte Terminillo
Moroni, 70 anni, era originario della provincia di Rieti, e stava percorrendo durante un’escursione, in mattinata, il sentiero Massimo Rinaldi, con destinazione finale presso il rifugio Angelo Sebastiani.
Non appena la vittima, in pensione da alcuni anni, aveva accennato i primi malori, subito erano intervenuti, prima di tutti, alcuni medici che facevano parte della sua comitiva e stavano percorrendo il sentiero con lui e hanno prontamente attivato la macchina dei soccorsi.
I soccorritori hanno potuto solo appurare il decesso dell’uomo e portarlo via in elisoccorso all’ospedale di Rieti, per metttere la salma a disposizione dell’autorità Giudiziaria, che procederà nelle prossime ore all’autopsia utile a ricostruire le cause del decesso.
Nelle operazioni di soccorso sono stati coinvolti anche i vigili del fuoco e l’elicottero della guardia di finanza, che ha provveduto a recuperare la salma del 70enne.
La tragedia si è verificata durante un’escursione organizzata dal Cai – Club Alpino Italiano, in un evento dedicato alla prevenzione dell’aorta addominale.
Moroni, giornalista pubblicista classe 1953, attuale addetto stampa della sezione Cai di Rieti, era inoltre membro del comitato cittadino della Festa del Sole e fra pochi mesi avrebbe compiuto 71 anni.
L’uomo, grande appassionato d’alpinismo, aveva perso nel 2018 la moglie e lascia tre figlie, gettando la comunità reatina, dove era molto noto per il suo precedente ruolo di funzionario in tribunale, nello sconforto.
Questa domenica, ma in mare, nel litorale romano, a Ladispoli e a Santa Severa, invece, sono state salvate in diversi episodi alcune persone, che hanno rischiato di morire, travolti dalla forza della corrente.
In un caso in particolare, a Santa Severa, a poche ore di distanza e nello stesso tratto di litorale a due passi dal Castello, prima un bambino è stato portato a riva da un carabiniere fuori servizio, e verso l’ora di pranzo, un membro della Guardia Costiera, anche lui libero dal servizio, ha messo in salvo un uomo tra i 40 e i 50 anni che stava annegando.
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