Roma, minaccia il titolare di un alimentari con una bottiglia rotta: 53enne arrestato

Per cause ancora da accertare, il 53enne aggressore, un romano, stava per venire alle vie di fatto ed aggredire il titolare di un alimentari di quartiere, armato di una bottiglia rotta

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A Roma, in via Andersen, nel XIV Municipio, zona Quartaccio, alcuni clienti di un negozio di alimentari di quartiere sono stati decisivi nel salvare la vita, telefonando in massa al numero unico per le emergenze 112, permettendo ai carabinieri di arrivare giusto in tempo per arrestare un 53enne romano che stava per venire alle vie di fatto con il titolare del locale commerciale, minacciandolo con una bottiglia rotta.

Per cause ancora da accertare, il 53enne aggressore, un romano, stava per venire alle vie di fatto ed aggredire il titolare di un alimentari di quartiere, armato di una bottiglia rotta

In particolare, i militari dell’Arma dei carabinieri del nucleo Radiomobile sono intervenuti all’interno del negozio, disarmando e bloccando l’aggressore.

Dopo l’identificazione e i rilievi di rito sulla sua posizione, il 53enne è stato arrestato e portato in caserma, in quanto gravemente indiziato del reato di tentata violenza privata.

Tutte da stabilire, ora, le cause che hanno spinto l’arrestato a inveire e terrorizzare il responsabile dell’alimentari.

Proprio pochi giorni fa, sempre brandendo una bottiglia rotta, un uomo stava per venir rapinato da un cittadino somalo che voleva a tutti i costi derubarlo dello zaino che la vittima portava in spalla, in Piazza dei Cinquecento, a pochi passi dalla Stazione Termini di Roma.

Oggi, giovedì 3 agosto, vi abbiamo raccontato di un altro episodio avvenuto in questo caso a Castel Gandolfo, nella zona del lungolago, quando i carabinieri hanno dovuto difendersi dall’aggressione di un venditore ambulante senegalese che li aveva spintonati e minacciati con un cacciavite, durante un controllo nel quale l’uomo era stato sorpreso a vendere borse in pelle contraffatte.

Ricordiamo sempre ai nostri lettori che tutti gli indagati sono sempre da considerare al momento come presunti innocenti in attesa di una definitiva sentenza di condanna irrevocabile, con le prove che si formeranno nel corso del processo, perchè ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.

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