Roma: di certo le forme di contestazione possono essere infinite davanti a una sanzione che si reputa ingiusta, ma quello che in questi giorni è avvenuto nella Capitale, con una donna che si è di fatto “divorata” letteralmente la multa appena comminatagli dalla Polizia Locale di Roma Capitale, ha dell’incredibile.
Contrariata per la multa ricevuta, una donna ha preso il verbale con il quale era appena stata sanzionata dagli agenti del V gruppo Casilino della Polizia di Roma Capitale e l’ha mangiata davanti agli agenti
Sì, esatto, una italiana 32enne, una volta multata da parte dei caschi bianchi, ha mangiato e sputato davanti agli agenti del V Gruppo Casilino della polizia di Roma Capitale una sanzione per divieto di sosta – parcheggio su uno spartitraffico a raso – che, se pagata entro i primi 5 giorni, è di appena 29 euro circa e per il fatto di aver “sbranato” il verbale davanti a dei pubblici ufficiali è stata denunciata, oltre a dover pagare quanto stabilito dal codice della strada per l’infrazione commessa.
Nella fattispecie, la donna, martedì 25 luglio, si trovava in via Olevano Romano, nei pressi di via Prenestina, zona est della Città Eterna, e la reazione inconsulta le costerà una denuncia per reazione a pubblico ufficiale, appurata dagli agenti del V Gruppo Casilino, quando la polizia municipale era intenta a controllare e multare alcune auto parcheggiate in modo scorretto su quello spartitraffico a raso, trovando “in fallo” l’automobilista, che non l’ha presa per nulla bene.
Se pagata oltre i 5 giorni, la multa viene maggiorata ed aumenta fino ad arrivare a 42 euro, e in ogni caso, alla vista della polizia municipale che stava multandola per l’infrazione, la signora ha rifiutato di fornire le sue generalità e non ha dato nessun documento di identità agli agenti che glielo richiedevano.
Non contenta, ha preso la multa, l’ha strappata in più parti e l’ha ingoiata, masticandola e sputandola, come fosse una pietanza disgustosa, tutto sotto agli occhi degli operanti.
Alla vista di questa scena la donna è stata condotta a forza dagli agenti negli uffici di polizia locale e identificata.
Ora, come detto, la 32enne dovrà rispondere dell’accaduto davanti all’Autorità Giudiziaria, per aver opposto resistenza ai pubblici ufficiali e distrutto un atto pubblico, ovvero la multa, davanti agli agenti stessi.
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