Quando sorse dal nulla in un’area abbandonata al degrado, dove nei primi tempi di utilizzo, la differenza dallo stato di origine a quello di spazio/spiaggia restituito ai cittadini, era ancora molto sottile, al progetto “Tiberis” sul Tevere, erano stati in tanti a non dare molte chance di successo.
Per Tiberis arrivano risorse del Giubileo 2025: la “spiaggia romana” nei progetti di riqualificazione del Contratto di Fiume Tevere, mentre le spiagge libere di Ostia attendono ancora il servizio di salvamento
Per “Tiberis” la spiaggia dei romani sul Tevere, osteggiata in primis dall’opposizione alla gestione capitolina della Raggi, ora al governo della città , arriveranno le risorse del Piano Straordinario del Giubileo 2025.
E’ l’intento caduto dall’alto, annunciato oggi a Palazzo Valentini nella presentazione di cinque progetti definitivi realizzati da Roma Capitale, tra le azioni di riqualificazione nell’ambito del Contratto di Fiume Tevere.
La “spiaggia di Roma” insomma, è stato ritenuta meritevole di finanziamenti, per un crescita cittadina che sempre più tira la corda verso il centro della Capitale, lasciando ad un più amaro destino le spiagge libere, – quelle vere – di Roma, sempre più abbandonate e insicure, e che ancora, a luglio inoltrato, sono senza servizio di salvamento.
Un’azione che denota un po’ di confusione geografica della città , e come minimo, anche un po di distrazione circa i recenti fatti tragici avvenuti su questo tratto di mare, nei confronti dei quali, non si è nemmeno tentato di correre ai ripari con un piano B, per tutelare i cittadini che ne fruiscono, e quel turismo che arriva sul litorale romano, nonostante i mezzi di trasporto pubblico, con tempistiche da inizio ‘900.
Il mare di Roma, una risorsa senza risorse, che vivacchia di vita propria rischia anche di morire per incuranza, al costo di una scarsa pubblicità e poco più del minimo sforzo per renderla raggiungibile e soprattutto sicura.
Tutto questo mentre il Tiberis, nato nella più totale difficoltà di adattamento sul fiume capitolino, nel quale cadere è ancora considerato un motivo di urgente trasporto al Pronto soccorso, sarebbe stato riconosciuto addirittura un “modello e buona pratica per il territorio”.
“Siamo contenti che ora anche l’attuale maggioranza, pur di diverso colore politico, e dopo qualche anno e le passate critiche, si sia convinta della bontà del nostro progetto. Adesso il Parco d’affaccio Tiberis è un punto di riferimento, considerata buona pratica di cura del territorio e modello di utilizzo delle banchine” – il commento dei Consiglieri Capitolini M5S e Lista Civica Virginia Raggi – Ecologia e Innovazione
Nulla quaestio sull’intento della favola di questo progetto di rigenerazione urbana, per restituire decoro e vivibilità al Tevere, e che voleva trasformata questa banchina in un’area immersa nel verde, con campi sportivi, zone relax, sdraio e ombrelloni.