Tivoli, la donna aggredita a morsi dal “rapinatore cannibale” ritrova a terra la propria falange

La vittima ritrova la sua stessa falange per strada, questo è successo a Tivoli, dopo che nei giorni scorsi la stessa signora, una 75enne, era stata aggredita la scorsa settimana da un “rapinatore-cannibale” che pur di derubarla della borsa non si è fatto problemi a morderla ad una mano, staccandole un pezzo di dito e nessuno era ancora riuscito a trovarlo.

La donna morsa pochi giorni fa da un rapinatore-cannibale è riuscita a ritrovare la sua falange poco lontano dal luogo dell’aggressione ed ha avvisato la polizia

I fatti erano avvenuti recentemente a Villa Adriana, nel popolare quartiere del Triangolo, con la 75enne che poco dopo la mezzanotte di domenica scorsa, 9 luglio, era stata attaccata dal “rapinatore-cannibale” mentre stava rientrando a casa propria dopo aver passato la serata ad una festa di quartiere.

L’uomo l’ha strattonata e buttata a terra, ma l’anziana non mollava la presa sulla borsa che portava a tracolla.

Per tutta risposta, in un impeto di furia animalesca, il criminale ha reagito tranciandole di netto una falange, mordendole una mano, prendendo l’effetto personale della donna e fuggendo via, per un bottino che al momento risulta essere magro: un cellulare e qualche euro.

Dopo averlo cercato dappertutto seza successo, la malcapitata vittima ha dunque ritrovato il pezzo di anulare nel bel mezzo di via Guglielmo Marconi, proprio all’interno stesso quartiere popolare dove era stata “azzannata” nel corso della rapina.

A quel punto la signora, una pensionata che vive in zona ed è stata refertata dal personale medico del vicino ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, per la gravissima ferita, con una prognosi di circa un mese, ha avvisato il locale commissariato di polizia del ritrovamento della propria falange.

Ora che la falange è stata ritrovata, ci si sta adoperando con il personale medico per riuscire a riattaccarla alla mano della donna con un delicatissimo intervento chirurgico al quale, presumibilmente, dovrà seguire una lunga riabilitazione per consentire alla malcapitata di recuperare la piena funzionalità dell’arto.

Con questo ritrovamento viene dato nuovo impulso alle ricerche dello scippatore: gli agenti  del locale commissariato, titolari delle indagini analizzeranno il pezzo di dito ritrovato dalla donna e puntano ad ottenere altri elementi utili alla cattura del violento.

Magari qualche traccia di sangue o di saliva che li possa aiutare a dare un volto al criminale, per ricostruire il percorso fatto dall’aggressore e assicurarlo alla giustizia anche grazie all’analisi delle telecamere presenti in strada e alle varie testimonianze.

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