Un’arrampicata in montagna, tra le rocce del Gran Sasso, si è conclusa nella maniera più tragica per un esperto alpinista romano, che nel primo pomeriggio di oggi è precipitato mentre cercava di raggiungere la vetta del Corno Piccolo. L’uomo è morto sul colpo mentre è rimasto ferito l’amico, anche lui romano.
Alpinista romano muore durante un’arrampicata tra le rocce del Gran Sasso: l’amico lo aveva visto precipitare in una nicchia credendolo solo ferito
Stavano scalando sulla via Mirka in cima alla vetta del Corno Piccolo del Gran Sasso gli alpinisti romani coinvolti nel terribile incidente di montagna che ha tolto la vita ad uno dei due.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è deceduto intorno alle 15,00, durante l’arrampicata ai Prati di Tivo in provincia di Teramo, dove si trovava con un amico lungo la Via Mirka sul Corno Piccolo del Gran Sasso. La tragedia è avvenuta in un attimo, quando il primo di cordata, al quarto tiro, è precipitato lungo la parete perdendo la vita.
Ignote le cause che hanno portato alla caduta dell’alpinista, che volando nel vuoto è finito per incastrarsi in una nicchia della parete sottostante, dove è deceduto.
E’ stato il secondo alpinista di cordata a dare l’allarme al 118, e subito sono scattati i soccorsi sulla montagna del nucleo alpino e speleologico, che è partito con l’elisoccorso. Un recupero difficile e pericoloso a causa delle forti raffiche di vento.
Il compagno di cordata ancora sulla roccia, nonostante la terribile caduta aveva sperato che l’amico fosse solo ferito, ma quando gli uomini del Soccorso hanno raggiunto l’alpinista precipitato, hanno solo potuto constatarne il decesso. L’elicottero ha fatto scendere in parete un tecnico del Soccorso per il recupero dell’amico alpinista sotto shock che è stato affidato alle cure del 118 per gli accertamenti sulle sue condizioni di salute. Mentre la salma è stata recuperata dagli altri soccorritori e portata a terra.
