Roma, studentessa palpeggiata dal bidello. La sentenza lo assolve: “E’ durato pochi secondi”

Roma, assolto il bidello 66enne accusato di violenza sessuale. Le studentesse: "Ancora una volta una molestia non è stata punita. Vogliamo sentirci sicure a scuola"

Bidello assolto dall'accusa di molestie

Roma: è una reazione a dir poco indignata quella della Rete degli studenti medi del Lazio che in queste ore hanno appreso della sentenza di assoluzione di un bidello dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini di Roma, che lo scorso anno palpeggiò i glutei di una studentessa 17enne.

L’uomo si difese dall’accusa di violenza sessuale motivando il gesto come un atto scherzoso di pochi secondi, e proprio per la sua breve durata, secondo quanto riferisce la rete studenti medi del Lazio, il grave episodio non è stata considerato una molestia.

Roma, assolto il bidello 66enne accusato di violenza sessuale. Le studentesse: “Ancora una volta una molestia non è stata punita. Vogliamo sentirci sicure a scuola”

Il bidello 66enne dell’istituto Cine Tv Roberto Rossellini di Roma, è stato giudicato non colpevole di molestie sessuali nei confronti di una studentessa di 17 anni, che durante l’anno scolastico 2022, lo accusò di averle infilato la mano nei pantaloni e palpeggiato i glutei.

Un episodio sconcertante ancor più all’interno di un Istituto scolastico, sul quale gli studenti avevano sperato e creduto impossibile si potesse passare sopra, invece la delusione e l’indignazione e la rabbia, sono i sentimenti che hanno preso il sopravvento in queste ore sui social, per la sentenza che ha giudicato il fatto non rilevante e l’uomo non colpevole.

Secondo le motivazioni “inaccettabili” della sentenza, da parte del bidello non ci sarebbe stata la reale intenzione di molestia. Ma il fatto resta e resterà nella memoria della ragazza violata anche se per pochi secondi, e in quella degli studenti che hanno vissuto come un’esperienza diretta lo squallore del gesto, e la giustizia che non tutela a oltranza i minori da episodi del genere, resi ancor più gravi dal luogo in cui si sono verificati.

Sulla vicenda legale che aveva portato l’uomo nelle aule di Piazzale Clodio, c’era stata una richiesta da parte del Pm di oltre tre anni di reclusione, conclusasi con un nulla di fatto e la dichiarazione di “non colpevolezza” per un palpeggiamento di pochi secondi.

Per la Rete Studenti Medi del Lazio, la cosa si traduce solo e di nuovo: “Come una molestia che non viene riconosciuta in quanto tale per una motivazione assurda, e questa volta addirittura per la sua durata, e cioè 10 secondi di palpeggiamento con una mano infilata dentro ai pantaloni”. 

“Vogliamo sentirci sicure in ogni luogo, e in particolare a scuola, invece ancora una volta questo non è successo, al contrario gli edifici scolastici sono diventati il teatro di molestie non punite” – ha concluso il sindacato studentesco.