Omicidio Primavalle, l’addio a Michelle: applausi e la scritta “Ti amo”

Per Michelle è il giorno dell'ultimo saluto. La Polizia, intanto, procede a un nuovo sopralluogo nella casa dell'orrore

Michelle Maria Causo

Fiori, palloncini e cuore di rose rosse e bianche con la scritta “Ti amo” del fidanzato. Commozione e applausi ai funerali di Michelle Maria Causo, la 17enne uccisa e buttata vicino al cassonetto dei rifiuti mercoledì scorso, il 28 giugno, a Primavalle, e per il cui omicidio è stato arrestato un coetaneo. Ad accompagnare la bara bianca nella chiesa di Santa Maria della Presentazione, a Torrevecchia, i genitori, il fidanzato, i compagni di scuola, la gente del quartiere.

Per Michelle è il giorno dell’ultimo saluto. La Polizia, intanto, procede a un nuovo sopralluogo nella casa dell’orrore

Se il chicco di grano caduto in terra non muore rimane solo; se invece muore porta molto frutto“. Ha iniziato così la sua omelia il vescovo Baldo Reina celebrando il funerale della 17enne per poi rivolgersi soprattutto ai giovani.

“Quello che è successo parla di un mondo guasto, che brucia la giovinezza, che insegue illusioni, che non conosce più quanto preziosa sia una vita”, ha detto il vescovo.

Può avvenire che si banalizzi la vita così da trascinare nella banalità anche il male, che noi abbiamo il dovere di distinguere ed estirpare. Il nostro dolore ora diventa una denuncia, ma deve tradursi anche in cambiamento.

Eccolo il frutto, che questa morte non sia sprecata e che diventi il segno di una necessità, quella di cambiare insieme questo nostro mondo“.

Il padre e la madre della ragazza durante la cerimonia non hanno mai smesso di guardare tra le lacrime la bara bianca della figlia.

Accanto al feretro un cuore di rose rosse e bianche con la scritta “Ti amo”: è l’addio di Flavio, il fidanzato. Vicino ci sono le corone del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Il sopralluogo

La Polizia, intanto, ha proceduto a un nuovo sopralluogo nella casa dell’orrore dove Michelle è stata uccisa con venti coltellate e impacchettata in un sacco della spazzatura.

All’operazione ha partecipato insieme agli investigatori della Polizia Scientifica e della Mobile il magistrato della procura minorile che ha indagato il 17enne, ora detenuto, per omicidio volontario e occultamento e vilipendio di cadavere.

“Sul movente? Ricostruzioni fantasiose”

Ieri pomeriggio l’appello dei legali della famiglia di Michelle: “Stop a fantasiose ricostruzione del movente”.

Manifestiamo apprezzamento per le manifestazioni di solidarietà e cordoglio da parte di amici, conoscenti e comuni cittadini nei confronti della povera Michelle, vittima di un efferato, quanto immotivato delitto – hanno affermato gli avvocati Claudia Di Brigida e Antonio Nebuloso, legali dei genitori della ragazza uccisa a Roma – Tuttavia alla luce delle dichiarazioni rilasciate alla stampa da più persone, in particolare da coetanei della ragazza, dalle quali emergerebbero – ci si permette di dire – fantasiose ricostruzioni sul movente del reato, tali persino, in alcuni casi, da pregiudicare l’onore e il decoro della vittima“.