Tappa (anche con sosta golosa) a Roma per Bill Clinton. Oggi l’ex presidente degli Stati Uniti dovrà incontrare il Papa: nella full immersion di 48 ore nella Capitale non poteva mancare, però, la consueta mangiata di piatti tipici. Ieri così ha scelto di fermarsi al ristorante Vladimiro vicino via Veneto, un locale che da settant’anni onora la cucina romana e il vino dei Castelli.
Nella capitale per una udienza privata col Papa Bill Clinton non rinuncia alla cucina tipica romana
Assieme a Bill Clinton a fare ingresso nel locale in via Aurora una quindicina di persone tra agenti in borghese, scorta e persino l’assaggiatore personale.
Una volta seduto al tavolo Bill Clinton ha voluto assaggiare uno dei piatti romani più popolari nel mondo: la cacio e pepe. Dopo averla fatta assaporare dall’assaggiatore – curiosità segnalata da leggo.it – l’ex presidente Usa ha gustato con piacere il piatto e poi è passato ai secondi, pesce e verdure al forno. Una visita ovviamente onorata in tutto punto dai padroni di casa e dai camerieri: non capita tutti i giorni di servire a tavola uno degli uomini più noti e potenti al mondo.
In scarpe sportive, abito elegante blu e cravatta gialla Clinton ha saluto con cortesia il personale di servizio e gli ospiti in sala lasciandosi anche fotografare. Scatti poi rilanciati dal profilo Instragram del locale.
“Il nostro ristorante – spiegano al locale – propone autentiche specialità della cucina romana, ricche di sapore. È un luogo dove rivivere gli anni della “Dolce Vita”, nei pressi della centralissima Via Veneto, dove si respira ancora quell’atmosfera da cinema e il piacere della condivisione di cibo e tradizioni enogastronomiche locali. Al centro di ogni preparazione la qualità“.
Oggi l’udienza privata dal Papa. L’orario è top secret.
Bill Clinton, ora 76enne, è stato presidente degli Stati Uniti d’America dal 20 gennaio del 1993 al 20 gennaio del 2001: due mandati consecutivi che lo hanno reso uno dei politici più influenti del pianeta.
Al momento della prima elezione aveva 46 anni, è stato il terzo presidente più giovane di sempre.
