Ostia, chiede di ricostruire la spiaggia a proprie spese: il X Municipio non risponde (VIDEO)

Il concessionario chiede di poter ricostruire con i propri fondi la spiaggia scomparsa per l'erosione ma il X Municipio è assente. Intanto gli chiudono il chiosco giudicandolo pericolante

Il 17 giugno ha chiesto di poter effettuare i lavori di ricostruzione della spiaggia con gli stessi mezzi usati dalla Regione Lazio ma a proprie spese. L’intervento ha bisogno del parere anche del X Municipio ma dal Palazzo del Governatorato nessuno risponde. Nel frattempo, però, l’erosione accelera e Polizia locale insieme con Vigili del fuoco gli chiudono il chiosco giudicandolo pericolante “a vista”.

Il concessionario chiede di poter ricostruire con i propri fondi la spiaggia scomparsa per l’erosione ma il X Municipio è assente. Intanto gli chiudono il chiosco giudicandolo pericolante

Succede in uno degli stabilimenti balneari più eleganti di Ostia, il V-Lounge. Frequentato da vip e calciatori famosi, apprezzato anche dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini (“il mare di Ostia meglio di Ibiza, Mykonos e Costa Azzurra“) , quello stabilimento balneare sta morendo sotto i colpi incessanti dell’erosione. Durante l’inverno il mare si è mangiato almeno cinquanta metri di spiaggia e nei giorni scorsi (leggi qui) la Guardia Costiera ha dichiarato impraticabile per ragioni di sicurezza il tratto di mare antistante.

In attesa di lavori finanziati da anni e mai avviati (leggi qui), il concessionario del V-Lounge ha chiesto di poter tamponare da subito la situazione a proprie spese. Affidandosi a esperti del settore e impiegando gli stessi mezzi in uso alla Regione Lazio, il 17 giugno ha chiesto al X Municipio di rilasciare il proprio nulla osta di competenza. Il parere dell’ente locale è propedeutico per agire d’intesa con la Regione Lazio con una spesa interamente a carico del concessionario pari a 40mila euro.

Dal 17 giugno, però, il X Municipio non ha ancora risposto. Il risultato è che la Regione Lazio tarda a convocare il tavolo tecnico per autorizzare l’intervento d’emergenza e in somma urgenza- E la situazione sta ulteriormente peggiorando.

Un aggravamento dell’erosione che il 29 giugno, nonostante la festività, una squadra dei vigili del fuoco accompagnata dalla Polizia locale ha dichiarato inagibile il chiosco dopo averlo fatto sgomberare. Una valutazione fatta “a vista” quella verbalizzata dalle forze dell’ordine che non hanno ritenuto necessario effettuare prove statiche e misurazioni di pertinenza.