Lotta all’erosione a Ostia: la Regione Lazio promette, il M5S acclama

Due anni dopo l’annuncio del Piano Difesa della costa, la Regione Lazio promette appalti imminenti contro l’erosione. E il M5S di Ostia plaude alle promesse che prima contestava

erosione ostia

Lotta all’erosione, speranze più che novità. Si è concluso con una serie di promesse, infatti, il Consiglio straordinario tenutosi oggi venerdì 18 dicembre in X Municipio sul tema della difesa della costa e della lotta all’erosione.

Una nota diffusa dal M5S, che ha richiesto il Consiglio straordinario, riassume che “sono emerse interessanti novità sulle prossime iniziative per il contrasto all’erosione e messa in sicurezza della fascia di territorio demaniale litoranea, ormai quasi completamente distrutta in alcuni tratti, dall’ultima mareggiata”.

Stando alla segnalazione del M5S, “il rappresentante regionale, intervenuto come ospite alla discussione della problematica, (l’ex sindaco di Formello Sergio Celestino n.d.r.) ha infatti fornito informazioni dettagliate sui prossimi ed imminenti quattro filoni di attività. Una gara di appalto, infatti partirà a giorni per il tratto di litorale di Ostia ponente, che prevede un intervento di rifioritura della barriera soffolta, oltre che, sui sette pennelli che formano la struttura a celle”.

Il rappresentante regionale – prosegue la nota – ha anche poi precisato che, nel bando è stato inserito il ripascimento delle spiagge interessate dai fenomeni erosivi. Sono invece in fase di avvio i lavori già assegnati per la messa in sicurezza del quadrante Idroscalo, per i danni arrecabili da mare, con un investimento economico di circa 1.5 milioni di euro per le barriere fisse lato mare. Per il tratto di litorale di levante, invece, si riprenderà con la tipologia di interventi a celle nella posa di barriere soffolte a partire da quella esistente davanti il canale dei pescatori, da rifiorire e agganciare con altre strutture perpendicolari con il relativo ripascimento delle spiagge attraverso opere che cubano circa altri 2 milioni euro. Stante i danni arrecati dagli ultimi marosi, alle infrastrutture che possono andare a incidere sulla viabilità della litoranea, il problema dell’erosione assume caratteristiche di protezione civile”.

Le richieste di interventi provenienti dalle comunità rivierasche – commentano Francesco Vitolo e Danilo Ricci (M5S) rispettivamente presidente e vice della Commissione Ambiente, Territorio e Sicurezza X Municipio – stanno orientando la Regione Lazio, verso la richiesta dello stato di calamità, cosa che ci trova d’accordo, che nella  fattispecie consentirebbe di avere ulteriori risorse per continuare gli interventi di messa in sicurezza dell’intera fascia del litorale di levante. Le opere in corso di avvio e di prossima realizzazione sono da considerarsi premiali rispetto al lavoro di coordinamento tra Regione Lazio e Municipio Roma X  che abbiamo avuto nel corso di quest’ultimo anno”.

Non abbiamo nulla da obiettare sul resoconto fornito dal M5S. Il punto è che già più di due anni fa, esattamente il 6 ottobre 2018, lo stesso rappresentante regionale Sergio Celestino, presentato allora come segretario particolare dell’assessore Mauro Alessandri, nel corso del convegno “Erosione alla foce del Tevere” aveva annunciato la memoria di Giunta che avrebbe approvato (e finanziato) il Piano Difesa della Costa. Due anni dopo si annunciano le gare d’appalto.

E né allora né oggi la Regione Lazio ha spiegato che fine ha fatto l’appalto da 6 milioni di euro progettato nel 2010 e assegnato nel 2014 per la realizzazione dei pennelli ovvero scogliere anti-erosione nei due km di costa a sud del Canale dei Pescatori. Progetto, quello dei pennelli, oggi acclamato come “strutture perpendicolari, che il proconsole pentastellato Paolo Ferrara, all’epoca capogruppo municipale, definì “pura follia”.