Furto in villa alle porte di Roma: arrestato 20enne serbo, è caccia agli altri complici

Carabinieri inseguono e arrestano 20enne ladro di origini serbe che aveva appena rubato monili e soldi in contanti da una villa di un complesso residenziale

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Carabinieri in azione alle porte della Capitale, dove a Rignano Flaminio, nel nord della provincia romana i militari dell’Arma hanno arrestato un 20enne di origini serbe, disoccupato e già gravato da precedenti precedenti specifici, in flagranza di reato, venendo ammanettato per il reato di furto in appartamento, nello specifico una villa di un noto comprensorio residenziale della cittadina.

Carabinieri inseguono e arrestano 20enne ladro di origini serbe che aveva appena rubato monili e soldi in contanti da una villa di un complesso residenziale

I fatti contestati e per i quali il 20enne dell’est europeo è gravemente sospettato, sono avvenuti lo scorso sabato, 24 giugno.

In particolare, i carabinieri della locale stazione erano in pattugliamento per le strade di Rignano Flaminio, proprio per contrastare i reati di tipo predatorio, quando i residenti del comprensorio residenziale in questione hanno segnalato loro la presenza in zona di una macchina molto sospetta, telefonando al numero unico per le emergenze 112.

Notato l’autoveicolo, le forze dell’ordine hanno approfondito i rilievi dopo aver risposto alla chiamata che segnalava il mezzo sospetto e al suo interno hanno trovato proprio il giovane indagati, insieme ad altri 3 complici, mentre stava cercando di scappare dopo aver rubato all’interno di una villetta, approfittando dell’assenza dei proprietari.

Alla vista dei carabinieri, i ladri hanno cercato inutilmente di far perdere le loro tracce e sono stati catturati dopo un breve inseguimento che è terminato dentro una stradina stretta e senza uscita nei pressi del complesso residenziale.

I ladri hanno cercato di scappare ancora a piedi, per raggiungere il bosco che si trovava nei pressi, ma gli operanti sono riusciti a fermare e immobilizzare il giovane serbo e recuperare tutta la refurtiva restituendola ai legittimi proprietari.

Il maltolto consisteva in numerosi monili di valore e soldi in contante e al termine del processo con rito celebrato per direttissima presso il Tribunale di Tivoli, sono stati disposti gli arresti domiciliari per il ventenne “manolesta” serbo mentre è caccia aperta agli altri complici, dei quali si sta cercando di ricostruire gli spostamenti analizzando i filmati delle telecamere della città.

Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che ogni indagato va sempre ritenuto presunto innocente per via dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, e fino all’emissione di una definitiva sentenza di condanna irrevocabile, con le prove che si formeranno nel corso dei processi, fino all’ultimo grado di giudizio.