Roma: nottata spaventosa e infuocata al quartiere del Pigneto, con un incendio sul quale stanno indagando le forze dell’ordine nel quale sono andate distrutte 3 macchine parcheggiate in strada, completamente carbonizzate dalle fiamme.
Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incendio che ha distrutto tre auto parcheggiate in strada e rischiato di danneggiare anche altri esercizi commerciali nelle vicinanze
Nella fattispecie il rogo, per il quale si sospetta la matrice dolosa, con gli inquirenti che attualmente tengono vive tutte le piste, che è scoppiato per cause ancora in corso d’accertamento in via Alberto da Giussano nei pressi del civico 62, nel cuore del V municipio della Capitale.
Stanotte, venerdì 23 giugno, verso le 4.45 sono arrivate varie segnalazioni da parte dei residenti allarmati dalle fiamme che stavano bruciando i veicoli, e tramite il numero unico per le emergenze 112 hanno permesso di far arrivare sul posto i pompieri, che sono intervenuti in loco impedendo che l’incendio si propagasse alle attività commerciali circostanti.
Rapidamente sono stati avvisati del rogo anche i proprietari dei veicoli, che hanno riferito nello specifico agli agenti della polizia di stato del commissariato competente per zona di non essere mai stati minacciati da nessuno, escludendo al momento che possa trattarsi di una ritorsione.
La caccia ai piromani e le operazioni per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento sono scattate e nelle prossime ore si analizzeranno i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nel popoloso quartiere capitolino per capire chi o cosa possa aver generato le fiamme, cercando eventualmente altri testimoni oculari del rogo.
Episodi simili si sono verificati anche a Civitavecchia e Ladispoli nelle ultime settimane.
In particolare, nel secondo episodio, quello di Ladispoli, una potente Jaguar è stata data alle fiamme e in questo caso la matrice è quasi certamente dolosa, dato che i vigili del fuoco intervenuti nell’occasione sempre per un’auto in sosta in fiamme, hanno poi constatato, a incendio spento, che mancavano varie e costose parti meccaniche che risulterebbero di fatto asportate per essere probabilmente rivendute nel mercato nero.
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