Castel Fusano, antincendio con i droni? Lo fanno i volontari

Il progetto della Giunta capitolina di schierare droni nella lotta anticendio non è mai decollato, scendono in campo i volontari

A pochi giorni dall’apertura della campagna antincendio boschivo (Aib) il progetto di controllo e messa in sicurezza della Pineta di Castel Fusano attraverso droni e immagini satellitari è ancora sulla carta. Il Dipartimento di Tutela Ambientale del Servizio Giardini di Roma Capitale in via del Martin Pescatore, potrà fare, come sempre, affidamento sulla sala di controllo e sul sistema di sensori e di telecamere posizionate sulla Torre di Tumuleti, nel cuore dell’area protetta, ma non ancora sui sofisticatissimi velivoli progettati da Leonardo Spa per conto dell’Amministrazione Raggi e tuttora in fase sperimentale.

Il progetto della Giunta capitolina di schierare droni nella lotta anticendio non è mai decollato, scendono in campo i volontari

A colmare la lacuna del progetto varato dalla precedente Giunta capitolina, intanto, ci hanno pensato i volontari dell’Associazione nazionale dei vigili del fuoco in congedo di Ostia che hanno messo in campo un nuovo servizio destinato ad affiancare quello degli automezzi utilizzati per l’antincendio boschivo. I droni dei volontari si sono già alzati in volo diverse volte, nel rispetto delle norme assicurative e dei patentini necessari al loro pilotaggio, e soprattutto dei limiti di quota della cosiddetta ‘deflight zone’. Vale a dire l’altezza massima di elevazione consentita che è più ampia nella parte meridionale della tenuta e, più bassa, nel settore della Pineta di Castel Fusano più vicino al Lido di Ostia, anche per le evidenti ragioni di sicurezza connesse al sorvolo degli aerei di linea diretti allo scalo internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino.

Abbiamo deciso di integrare il servizio antincendio boschivo che effettuiamo in costante collegamento con la Sala Operativa della Regione Lazio – dice Andrea Pasqualoni, presidente dell’Associazione dei vigili del fuoco in congedoper rilevare, in modo più tempestivo, eventuali colonne di fumo che dovessero alzarsi all’interno de bosco. E’ un’attività che, naturalmente, deve fare i conti con la scarsa disponibilità di volontari. Per il momento abbiamo a disposizione quattro piloti che alternano l’attività di volo con quella di presidio che assicuriamo, sette giorni su sette, domeniche incluse, pronti a intervenire in situazioni di emergenza e a segnalare situazioni di crisi alla sala Operativa regionale con cui siamo in costante contatto”.

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L’immagine ripresa dall’alto della Pineta di Castel Fusano da uno dei droni dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo di Ostia

I droni dei volontari catturano immagini termiche utili alla segnalazione di possibili principi di incendio

I droni professionali messi in campo dai volontari effettuano salite verticali con telecamere che inviano in tempo reale all’operatore a terra due diverse tipologie di immagini: quelle in chiaro riprese 360 gradi e quelle delle video-camere termiche che restituiscono uno spettro di colori capaci di evidenziare anche la presenza di piccoli roghi in mezzo alla boscaglia.

Nulla a che vedere, naturalmente, con il faraonico progetto di monitoraggio elaborato da Leonardo Spa e che fu presentato, nel mese di luglio del 2021, dalla sindaca Raggi. Progetto che tuttavia, non ha ancora varcato la fase della sperimentazione progettuale. In quest’ultimo caso, infatti, non si tratta soltanto di verificare le immagini riprese in tempo reale dai droni ma di interfacciarle con un sofisticato sistema operativo in grado di ricevere anche immagini satellitari.

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Immagini della Pineta di Castel Fusano riprese da una telecamera termica con uno dei droni utilizzati dai volontari

Sta di fatto che, fino a quando i droni di Leonardo non decolleranno, quelli messi in campo dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in congedo di Ostia saranno occhi in più puntati sulla sicurezza della pineta e sempre in collegamento con la Sala Operativa della protezione civile regionale. Gli altri mezzi utilizzati dai volontari per la nuova campagna antincendio boschivo nell’area protetta sono pronti a entrare in azione. Si tratta di un automezzo Bremak polifunzionale con una capacità di 1000 litri d’acqua e di un’autocisterna che ne contiene 3500.

A scarseggiare sono, purtroppo, i volontari, “dopo l’emergenza Covid quando le candidature fioccavano e le persone si facevano avanti anche per approfittare della possibilità di muoversi aggirando le norme del lockdown – sottolinea Andrea Pasqualoniabbiamo dovuto constatare la carenza di ‘vocazioni’ che cerchiamo di attenuare anche attraverso annunci di ricerca sui social. Coprire tutti i turni previsti fino alla fine della Campagna Aib sarà dura – conclude il presidente dell’Associazione – ma la sicurezza della Pineta non può attendere”.

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Uno dei mezzi utilizzati dall’Associazione dei vigili del fuoco in congedo di Ostia nella campagna antincendio boschiva