Castello Chigi ospita il Gala 2024: eleganza, dress code e cena ottocentesca

Serata da fiaba a Castello Chigi con la cena in programma in una location super esclusiva

Castello Chigi ospita il Gala 2024: eleganza, dress code e cena ottocentesca

Sarà una serata di quelle indimenticabili al Castello Chigi di Castelfusano. L’appuntamento è per il prossimo 6 dicembre quando si apriranno le danze, e le tavole, del Gala 2024 organizzato dall’OIP, l‘Associazione Ostia Imprese e Professioni. La cena, tra l’altro, non solo si ispirerà all’Ottocento, ma lo farà con una grandissima particolarità.

Serata da fiaba a Castello Chigi con la cena in programma in una location super esclusiva

Pronti a fare un tuffo a Castello Chigi tra vestiti meravigliosamente ingombranti, dame ed elegantissimi cavalieri? L’occasione arriva dal Gala 2024 organizzato dall’Associazione Ostia imprese e Professioni che ha in programma una cena esclusiva in un ambiente d’eccezione come Castello Chigi.

Alla serata prenderanno parte cinquantadue persone, quasi tutte su invito, che potranno cenare in una location esclusiva, la Galleria delle Carte geografiche, capolavoro del Barocco dove è possibile ammirare gli affreschi di Pietro da Cortona.

Il perché di questa cena esclusiva in un ambiente di tale eleganza e importanza ce lo spiega Giorgio Gastaldi, presidente dell’associazione.

“Crediamo che Ostia sia stata talmente penalizzata dal messaggio sbagliato giunto negli ultimi anni dopo il commissariamento – spiega Gastaldi – che pensiamo che per risalire la china dobbiamo ripartire dal bello. E il castello dei principi Chigi è una delle cose belle del territorio. Questa cena di gala è dedicata alla bellezza in tutte le sue forme: quella delle cose, delle persone, delle idee, dei modi, e delle parole. È la bellezza della vita stessa, che si riflette nei nostri gesti e nelle nostre scelte quotidiane. Credo fermamente che dove c’è bellezza, c’è positività, e da questa positività nascono le energie necessarie per affrontare le sfide del nostro tempo con coraggio e visione”. 

Alla serata prenderà parte il principe Flavio Chigi. I camerieri, in guanti bianchi e divisa, arriveranno dal Circolo della caccia dei Parioli. 

Tutto inizierà alle 20 con l’aperitivo di benvenuto. Poi ci saranno la cena e il ballo con costumi ottocenteschi. La musica sarà un mix di sonorità tra Seicento e Ottocento. Il corpo di ballo sarà formato da persone che hanno la passione per la storia e i balli dell’800, che amano danzare nelle sale storiche. Le coppie arrivano anche da Ostia.

Non ci sarà un costo del menù ma un contributo, da parte di chi vorrà, che rappresenterà una base da cui partire anche per eventi futuri.

Dress code della serata, per chi prenderà parte alla cena, sarà l’abito scuro.

Event manager è Romana Cenesi. 

“Sarà un menù ottocentesco – spiega Fabrizio Fraschetti, Direttore del Centro di formazione professionale alberghiero di CastelfusanoLa nostra scuola si occuperà dell’elaborazione del menù. Ciò vuol dire che lavoreremo sulla parte dello studio storico per per la creazione del menù. Sarà contestualizzato sulla metà dell’800″.

Castello Chigi ospita il Gala 2024: eleganza, dress code e cena ottocentesca

Tra i piatti pensati ci saranno il timballo di pasta siciliano, torte brisée con ripieni salati, come dolce una cassata al forno siciliana. Ma sono allo studio diverse sorprese e prelibatezze.

Stiamo cercando – prosegue Fraschetti – di pensare ad un menù con piatti contestualizzati sull’Unità d’Italia, partendo dal Piemonte e arrivando alla Sicilia. La collaborazione con la scuola è dal punto di vista scientifico”.

Lo storico è Livio Ciappetta che, oltre a essere il coordinatore dei docenti dell’istituto alberghiero di Castelfusano, è anche docente di didattica della storia all’Università Niccolò Cusano. Lo chef sarà il siciliano Pietro Guccione.

“Un ringraziamento particolare – conclude Giorgio Gastaldi – va al Principe Flavio Albani Chigi della Rovere, custode illuminato di questo scrigno d’arte e bellezza. Il suo impegno ci ricorda che preservare il passato non significa solo tutelare la memoria, ma anche dare radici solide al futuro. Mi piace ricordare un concetto che ho appreso dal mio stimato vice presidente, Piero Labbadia: il patrimonio gioca un ruolo essenziale nel formare un senso di appartenenza e identità. Ed è proprio questa appartenenza, questa identità condivisa, che ci permette di costruire un futuro migliore per le nostre comunità.
Questa serata non sarebbe stata possibile senza il contributo di tante persone eccezionali. Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a Fabrizio Fraschetti, Romana Cenesi, Paolo Gastaldi e Paolo Fiore, gli sponsor e i partners, per il loro impegno e dedizione. Grazie a tutti i partecipanti che con la loro presenza renderanno questa cena un momento di condivisione e riflessione prezioso”.