Roma, galeotto nigeriano scoperto vicino a una stazione fugge e picchia i poliziotti: arrestato

Il galeotto nigeriano, dopo aver capito d'essere stato individuato dalla polizia è scappato e ha aggredito gli agenti per non farsi catturare

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Roma: la polizia di Stato dopo varie indagini nei giorni scorsi ha trovato e arrestato galeotti stranieri, che ora dovranno rispondere del reato d’evasione, in due diversi episodi.

Il galeotto nigeriano, dopo aver capito d’essere stato individuato dalla polizia è scappato e ha aggredito gli agenti per non farsi catturare

Nel primo caso, proprio grazie al rafforzamento dei controlli delle forze dell’ordine nei pressi di Roma Termini, da sempre stazione ferroviaria dove si verificano frequenti episodi criminali e risse tra clochard, un cittadino nigeriano di 27 anni, da tempo latitante, è stato notato dalle pattuglie della polizia all’altezza di via Daniele Manin.

Contemporaneamente, il galeotto ha capito d’essere stato riconosciuto ed è scappato: ne è nato un inseguimento da parte di alcuni membri del reparto Volanti e dei poliziotti del commissariato Viminale.

Il fuggitivo è stato rincorso fino  ad arrivare in via Napoli, dove quest’ultimo non aveva più vie d’uscita e, come estremo tentativo di liberarsi dalla morsa della polizia, ha iniziato a sferrare contro gli agenti gomitate e aggredendoli, venendo ammanettato alla fine della colluttazione.

Sempre nello stesso contesto dei pattugliamento quotidiani della principale stazione ferroviaria della Capitale, nei giorni scorsi, vi abbiamo raccontato, in un altro nostro articolo, della cattura di un’altro straniero evaso dal carcere di Latina domenica 11 giugno.

In quest’altro episodio sono intervenuti gli agenti di polizia di via Farini, che hanno pedinato il giovane egiziano scomparso da circa 48 ore dal penitenziario del capoluogo pontino grazie ad una fuga “misteriosa” con ancora molti punti oscuri.

Nello specifico gli inquirenti hanno il forte sospetto che il detenuto abbia avuto a disposizione una talpa che gli abbia notevolmente facilitato l’evasione, avvenuta durante l’ora d’aria concessa ai carcerati.

Ad ogni modo ricordiamo sempre ai nostri lettori che gli indagati vanno considerati come presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari e fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, dopo aver concluso l’ultimo grado di giudizio e con le prove che si formeranno eventualmente nel corso del processo.

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