Tivoli, riapre Rocca Pia e a ingresso gratuito

Rocca Pia è uno dei simboli della Città dell'Arte: sarà aperta tre giorni a settimana a ingresso gratuito

Rocca Pia a Tivoli

Tivoli recupera un altro tesoro: venerdì 9 giugno riapre al pubblico la Rocca Pia, la maestosa fortezza situata nel cuore della città, dominando l’anfiteatro di Bleso e a poca distanza Villa d’Este. Sarà possibile visitarla tutti i venerdì, sabato e domenica, dalle ore 9 alle ore 19. L’ingresso è gratuito.

Rocca Pia è uno dei simboli della Città dell’Arte: sarà aperta tre giorni a settimana a ingresso gratuito

In attesa della messa in sicurezza del percorso esteso che comprenderà anche le torri, si riapre il percorso napoleonico con piccole integrazioni allestitive nel pianterreno e nei due piani superiori. In particolare, saranno aggiunti nuovi dettagli, come il focus sulle carceri dall’età napoleonica al 1960.

Costruita in parte utilizzando i materiali tratti dal vicino Anfiteatro di Bleso, la Rocca Pia fu voluta dal papa Pio II Piccolomini, che ne iniziò i lavori nel 1461.

Si estende per oltre mille metri quadrati e più di 8mila metri cubi nel centro della Città. Il complesso è costituito da quattro torri di diverse dimensioni, collegate da alti muraglioni e chiuse da merli guelfi; in vari punti si aprono le bocche da fuoco e lo spessore dei muri delle torri maggiori raggiungeva i sei metri.

Luogo di villeggiatura per Papa Paolo III

E’ proprio nell’antico castello tiburtino che il 3 settembre 1539 Papa Paolo III – secondo la studiosa tiburtina Maria Luisa Angrisani, già docente di letteratura Latina a La Sapienza – aveva accolto, per conto di Ignazio da Loyola, il cardinale Contarini che gli portò in visione i cinque capitoli di quello che poi diventerà, l’anno successivo a Roma, lo schema fondatore della Compagnia di Gesù, l’ordine dei Gesuiti di Sant’Ignazio.

Nel tempo l’area intorno alla Rocca fu utilizzata come riserva di caccia  nel XVI secolo dal cardinale Ippolito d’Este, nel secolo successivo la zona intorno al monumento fu utilizzata dai tiburtini come pascolo, campo da gioco e parco pubblico. Nel secolo XIX la Rocca alternò la funzione di caserma pontificia con quella di prigione e mantenne tale funzione fino al 1960.