Roma, certificati anagrafici nelle edicole: il Campidoglio rimette in discussione il servizio

Roma, a rischio sospensione il servizio di rilascio di certificati anagrafici nelle edicole: per i romani un salto all'indietro di cinque anni e un ritorno alle file fuori dagli uffici senza alternative

aula Giulio Cesare sindaco

Roma: brutte notizie per i cittadini romani che dal 2019 si erano abituati a poter contare sul servizio che consente alle edicole cittadine di rilasciare i certificati anagrafici. La possibilità alternativa alle lunghe file presso gli uffici e gli sportelli delle sedi dei Municipi di Roma, avviata con successo dalla Giunta Raggi, è oggi messa in discussione per una serie di rilievi burocratici, che rischiano di far tornare indietro la città di oltre cinque anni sul fronte delle lungaggini per l’ottenimento di documenti essenziali.

Roma, a rischio sospensione il servizio di rilascio di certificati anagrafici nelle edicole: per i romani un salto all’indietro di cinque anni e un ritorno alle file fuori dagli uffici senza alternative

In data odierna la Commissione Capitolina a lavoro ha visto nell’agenda dei nodi da risolvere anche un argomento che aveva superato fino ad ora indenne il cambio del governo Capitolino, e cioè il servizio che consente alle edicole cittadine di rilasciare i certificati anagrafici.

L’iniziativa avviata da tempo dalla precedente giunta Raggi, stava proseguendo ed era diventata un punto fermo per i romani, rappresentando quell’alternativa alle attese interminabili fuori dagli uffici per l’ottenimento di certificazione fondamentali.

Oggi però alcune problematiche di tipo amministrativo, sembrano metterne seriamente a rischio il proseguimento, come segnala nelle ultime ore il capogruppo della Lista Civica Raggi Antonio De Santis.

L’ex assessore al Personale, ha ricordato come proprio questo servizio cittadino, soltanto nel 2022 abbia consentito il rilascio di quasi 65mila certificati, contribuendo in qualche modo già prima della tanto decantata campagna di snellimento delle pratiche amministrative di Gualtieri, alla “città dei 15 minuti”.

Oggi questo prezioso servizio sarebbe messo in discussione da una serie di rilievi burocratici che potrebbero portare alla sua sospensione. Un rischio da scongiurare secondo De Santis (LcR) e oggettivamente condivisibile anche in coerenza con l’iniziativa di accelerazione di rilascio delle Carte d’Identità Elettronica.

L’interruzione del servizio non solo ci riporterebbe indietro di oltre cinque anni, ma significherebbe privarsi di uno strumento efficace per Roma Capitale arrecando un danno sia agli esercenti coinvolti, sia ai cittadini che, ad oggi, riescono a ottenere gli atti richiesti in modo semplice e veloce.
Dal capogruppo, a poche ore dalla presa d’atto della situazione, è dunque partita la richiesta al primo cittadino e alla sua Giunta di assumersi il preciso impegno politico di mettere in sicurezza la continuità di questo servizio.