Roma, serpente in giardino ma nessuno sa come comportarsi (VIDEO)

Una donna si è imbattuta in un particolare tipo di serpente e nessuno tra comune di Roma e forze dell'ordine le ha saputo dire con certezza come dovesse comportarsi

Roma: una donna è rimasta terrorizzata da quello che credeva essere un serpente velenoso, quando quest’ultimo, enorme, gli si è parato davanti durante una passeggiata in compagnia di suo figlio piccolo, nel giardino di casa a breve distanza dal parco dell’Insugherata, nel quadrante nord della Capitale. La ragazza ha realizzato il video che vedete in copertina dentro a questo articolo, un filmato che sta diventando mano mano sempre più virale, postato su youtube e tramite facebook.

Una donna si è imbattuta in un particolare tipo di serpente e nessuno tra comune di Roma e forze dell’ordine le ha saputo dire con certezza come dovesse comportarsi

Sembrava essere un serpente letale per gli esseri umani, con la cittadina che lo aveva scambiato per un boa.

Fortunatamente per lei, ma solo dopo un lunghissimo giro di rimpalli tra forestale, Lipu, polizia, carabinieri e comune di Roma, che non hanno saputo dare subito alla signora in questione informazioni sul da farsi, il serpente si è rivelato essere un animale innocuo.

In particolare, la donna si è spaventata moltissimo quando, nella mattinata dello scorso lunedì, 29 maggio, in via Vallombrosa, tra Montemario e via Cortina d’Ampezzo, è spuntato sotto ai suoi occhi un esemplare di “biscia dal collare”, che è tutto tranne che letale ma comprensibilmente una persona non esperta come la cittadina in questione è rimasta pietrificata ed è fuggita, dopo aver filmato il tutto e iniziato ad avvisare le forze dell’ordine.

La “natrice dal collare” – raffigurata nella foto di copertina – è nota anche come “biscia dal collare”, “biscia d’acqua” o “natrice dal collare”Natrix natrix Linnaeus – e altro non è che un serpente acquatico assolutamente non velenoso, appartenente alla famiglia delle Natricidae, di provenienza e matrice eurasiatica.

Nel dettaglio resta da stabilire anche come sia stato possibile che questo tipo di serpente acquatico si sia stabilito in un’area teoricamente per lui inospitale, dove non dovrebbero esserci le condizioni adatte per vivere.

Difatti la natrice del collare vive prevalentemente nell’Europa continentale, proliferando nei paesi che vanno dalla Germania fino agli Urali e alla Scandinavia settentrionale ed ha come habitat naturale prediletto ambienti umidi come stagni, rive dei corsi d’acqua sia grandi che piccoli.

Le natrici dal collare non essendo minimamente velenose, possono difendersi solo producendo un fluido dall’odore aspro dalle loro ghiandole anali o fingendo di essere morte e, solo rarissimamente, mordendo ma senza avvelenare nessuno.

Tornando alla vicenda in questione, la donna ha faticato tantissimo a trovare risposte su cosa dovesse fare, fino a quando è stata indirizzata dal comune di Roma che l’ha invitata a contattare un naturista, esperto nel trattare per professione questo tipo di animali.

Dal Campidoglio le hanno spiegato che la persona in questione si presenterà il prima possibile da lei per trovare e catturare il serpente acquatico, ma le hanno ricordato che il naturista interpellato non è un professionista alle dipendenze del Campidoglio e quindi interverrà non appena possibile, senza darle una tempistica.

Una volta trovata, la natrice sarà catturata e ricondotta in un ambiente protetto, ma fino ad allora sarà libera di riprodursi.

Tuttavia, quel che va sottolineato, non è tanto il fatto che questo animale possa restare in libertà e proliferare trovando un adattamento in natura, anche perchè è inoffensivo.

Al contrario va sottolineato che, nel caso specifico, il Comune di Roma, al pari di tutti gli altri enti (con la diretta interessata che ha interpellato anche i vigili del fuoco) sia brancolato nel buio totale, risultando totalmente impreparato a gestire la situazione tramite protocolli certi, causando lungaggini, perdite di tempo e paure immotivate.

Difatti, nella fattispecie, la residente è stata sottoposta ad un lungo rimpallo delle responsabilità per molte ore, fino a farle parlare solo all’ultimo con l’esperto giusto, e il quartiere nel frattempo era andato nel panico.

Tante persone, fino a quando non verrà catturata, nei prossimi giorni, potrebbero uccidere la natrice scambiandola per un boa, senza sapere che non può fare del male a nessuno.