Roma ha un nuovo Prefetto e un nuovo capo della Polizia

Due Nuove nomine strategiche in posizioni fondamentali per la sicurezza della Capitale

Lamberto Giannini, nominato nuovo Prefetto di Roma. Fonte Profilo Facebook Ufficiale della Polizia di Stato

Roma ha un nuovo Prefetto ed un nuovo Capo della Polizia, rispettivamente Lamberto Giannini e Vittorio Pisani, con due importantissime nomine per garantire continuità di servizio in posizioni strategiche per la sicurezza della Capitale.

Due Nuove nomine strategiche in posizioni fondamentali per la sicurezza della Capitale

Partendo da Lamberto Giannini, 59 anni, romano, sarà lui il nuovo prefetto di Roma. La nomina è arrivata oggi, giovedì 11 maggio, dal Consiglio dei ministri. Lamberto Giannini è una figura riservata, che cerca di stare sempre lontano dai riflettori e dalle luci della ribalta.

Espertissimo di terrorismo e grande investigatore, ha diretto per tanti anni la Digos romana, il Servizio Centrale Antiterrorismo e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, che ha diretto dal Primo ottobre 2016 al 23 dicembre del 2020.

Giannini possiede una laurea in Giurisprudenza conseguita alla Sapienza, ed entra nella Polizia di Stato nel 1989 con il ruolo di vice commissario.

Prosegue il suo percorso alla questura di Torino e torna a Roma e nel 2004 diventando capo della Digos che dirige fino al 2013.

Nel 2011 nella Capitale ci sono  le manifestazioni dure, quelle in cui la città viene messa a soqquadro, con l’apice del 15 ottobre a San Giovanni quando viene bruciato un blindato dei carabinieri.

Giannini all’epoca era a capo della Digos capitolina che si era occupata delle indagini, e fa arrestare molti ultras e antagonisti di quegli scontri, con questi anni proficui trascorsi a Roma che gli valgono il passaggio, nel 2013, all’Antiterrorismo.

Diventa dirigente superiore di Polizia ed è nominato direttore del Servizio Centrale Antiterrorismo.

Una volta raggiunta la qualifica di dirigente generale di Pubblica sicurezza arriva al vertice della direzione centrale della polizia di prevenzione, con anche l’ulteriore incarico di presidente del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo.

Nel marzo 2019 diventa Prefetto e il 4 marzo del 2021 arriva la nomina a capo della Polizia, gestendo con grande equilibrio la complessa situazione della sicurezza ai tempi del Covid.

Proprio in questi intensi e pesanti anni di Pandemia, nel dicembre 2021, Giannini aveva firmato una circolare apposita che aveva fatto scattare l’obbligo di vaccinazione per militari, docenti e poliziotti e chi non si fosse adeguato sarebbe stato subito sospeso dal servizio.

Così, da capo della Polizia, Lamberto Giannini, aveva imposto il provvedimento agli uffici del dipartimento di Polizia di Stato e a tutti i questori sul territorio, con multe salatissime fino a 1000 euro per gli inadempienti.

Prima di giungere al ruolo apicale nella pubblica sicurezza, Giannini è stato impegnato per oltre 27 nel contrasto all’eversione e al terrorismo interno e internazionale.

Tra le sue operazioni più importanti si segnalano quelle concluse con vari arresti di terroristi appartenenti al gruppo della Nuove Brigate Rosse che fino all’inizio degli anni 2000 mettono a ferro e fuoco Roma, con gli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi, giuslavoristi, oltre che del poliziotto Emanuele Petri, in una moderna riedizione degli anni di piombo e della lotta armata.

Tra gli altri successi da segnalare raggiunti da Giannini va ricordato l’azzeramento di una cellula neobrigatista che aveva compiuto un gravissimo assalto dinamitardo contro militari italiani e stava organizzando un attacco al vertice del G8 previsto a La Maddalena.

E infine, degno di nota, nel 2005 sempre a Roma va ricordato l’arresto messo a segno nel luglio di quell’anno di uno dei terroristi che aveva cercato di farsi esplodere nella metropolitana di Londra, assieme ad altri complici.

Inoltre, riguardo all’impegno per il territorio del X Municipio della Capitale, Giannini, nell’ottobre del 2021, aveva inaugurato il corso di Laurea in Servizi Giuridici per la Sicurezza Territoriale e Informatica

Quell’anno, il Polo dell’Università di Roma Tre ad Ostia, aveva dato il via al proprio anno accademico del corso di laurea in Servizi Giuridici per la Sicurezza Territoriale e Informatica con Lamberto Giannini che, in veste proprio di Capo della Polizia, aveva tenuto la lezione inaugurale dal titolo “I diversi volti della sicurezza”.

Focus sul nuovo capo della polizia Vittorio Pisani

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Vittorio Pisani, nuovo capo della Polizia. Foto fonte profilo ufficiale facebook Polizia di Stato

Vittorio Pisani, per contro, è il nuovo capo della Polizia, impegnato per anni, in veste di dirigente, delle indagini contro la criminalità organizzata della Campania e succede proprio a Lamberto Giannini, passato a ricoprire il ruolo di Prefetto Capitolino.

Venendo dunque a Pisani, il nuovo Capo della Polizia, 56 anni da compiere a maggio, calabrese di Catanzaro, ha però trascorso diverso tempo in Campania, a Napoli, ha abitato stabilmente per decenni al quartiere del Vomero ed è pertanto quasi un napoletano d’adozione, trascorsi durante una carriera altrettanto straordinaria.

Pisani in precedenza è stato funzionario responsabile di varie sezioni della squadra mobile di Napoli dal 1990 al 1999, e nel 1998 è stato promosso per merito al grado di vice questore aggiunto per via di una eccellente operazione di polizia giudiziaria straordinaria, fondamentale per contrastare l’alleanza mafiosa di Secondigliano.

Proseguendo, dal 1999 al 2004 è stato coordinatore di indagini sulla criminalità organizzata e di ricerca latitanti nel servizio operativo della polizia di Stato e ancora dirigente della squadra mobile di Napoli dal 2004 al 2011.

Durante questo incarico ha poi ricevuto vari encomi per  importanti arresti ai danni di capi della camorra latitanti, duri colpi alla criminalitò organizzata campana.

Inoltre è stato vice consigliere ministeriale alla Direzione centrale anticrimine dal giugno 2011 al dicembre 2012 e ha diretto le attività investigative che hanno portato alla vitale cattura del capo della camorra Michele Zagaria, che era latitante.

Dagli anni novanta è sposato con Giulia, conosciuta nell’ambito lavorativo dato che il papà della moglie è l’ispettore Vincenzo Pirone, suo fidato collavoratore ai tempi della sua direzione della sezione omicidi della squadra mobile di Napoli, ha due figlie che vivono conl loro sempre al Vomero, nella zona delle Colline San Martino, dove torna sempre frequentemente per andare a trovare la famiglia.

Il 2011 in particolare, per Pisani, fu un anno delicatissimo in quanto venne coinvolto in una inchiesta sul presunto riciclaggio di denaro sporco da parte del clan camorristico dei Lorusso riguardo a indagini su ristoranti napoletani di luso e la Procura gli contestò i reati di rivelazione di segreto, favoreggiamento, falso e abuso d’ufficio dalle quali però è stato totalmente scagionato, assolto con formula piena in ogni grado di giudizio.

Pisani è stato già anche indirettamente un idolo della fiction tv dato che la Rai, ha dedicato alle vicende della cattura dei boss mafiosi Zagaria e Iovine una fiction dal titolo “Sotto Copertura”, con Claudio Gioè che interpretava Michele Romano, alter ego del nuovo capo della Polizia.