Compagnie di jet privati evadono le tasse su 16mila passeggeri “fantasma”

Oltre 150 compagnie di Jet privati "pizzicate" per evasione fiscale: dovranno versare all'Agenzia delle Entrate quasi 3 milioni di euro 

Foto interno jet privato, non riferita ai fatti

Fitti controlli dei Finanziari del Comando Provinciale sugli scali aeroportuali “G.B. Pastine” e Roma Urbe, hanno portato allo scoperto un’evasione fiscale milionaria da parte di 161 società di cui 7 fiscalmente residenti in Italia e 154 all’estero, che dovranno versare al Fisco oltre 2,7 milioni di euro per l’omesso versamento dell’imposta sui trasporti aerei per i Jet privati. I dettagli.

Oltre 150 compagnie di Jet privati “pizzicate” per evasione fiscale: dovranno versare all’Agenzia delle Entrate quasi 3 milioni di euro

Dichiarando tratte inferiori a quelle realmente percorse e comunicando un numero di passeggeri inferiore a quello effettivamente trasportato, ben 161 compagnie di jet privati dediti a servizi di aerotaxi ed elitaxi personalizzati, avevano omesso di versare quanto dovuto all’Agenzia delle Entrate in cinque anni di attività, dal 2018 al 2022, sugli scali aeroportuali “G.B. Pastine” e Roma Urbe.

Tra i dati raccolti incrociando le informazioni rintracciabili dai documenti di viaggio emessi direttamente dal vettore o dalle società che curano l’assistenza a terra dei passeggeri, è incredibile il numero di passeggeri “fantasma” che hanno volato sui cieli di Roma, e cioè circa 16mila passeggeri avvolti dal mistero, quantomeno fiscale, secondo gli accertamenti dei Finanzieri del Comando Provinciale.

Al termine dell’operazione di controllo la segnalazione è subito scattata all’Agenzia delle Entrate per le sette compagnie italiane e le 154 estere che ora dovranno versare complessivamente quasi 3 milioni di euro di ammanchi relativi all’imposta sui trasporti aerei non di linea. 

Un’imposta erariale, il cui importo varia in funzione della tratta percorsa e del numero di passeggeri, e che rientra tra i tributi cosiddetti “ambientali”, finalizzati a tassare i servizi aventi un impatto negativo sull’ambiente, e sostanzialmente destinati alla tutela dell’ecosistema.